Un percorso di inserimento e di
accompagnamento coordinato e razionale. Una struttura
organizzata e funzionale, capace di affrontare con gli
strumenti più adeguati alle esigenze di ognuno, le problematiche
legate all’inserimento dei disabili. E’ l’impegno che
l’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia sta
portando avanti, avvalendosi di un gruppo di lavoro chiamato
a risolvere i molti problemi legati prima al raggiungimento
della laurea del disabile, poi al suo inserimento nel
mondo lavorativo.
Ilproblema dell’inserimento
dei disabili nell’Università, definito dalla legge 17
del 1999, sta diventando uno dei temi più complessi all’interno
dei nostri Atenei e richiede proposte rapide e risposte
attuative corrette. L’Università degli studi di Modena
e Reggio Emilia non sfugge a questi problemi: basti pensare
che da 28 disabili gravi (disabilità superiore al 66%)
iscritti nel nostro Ateneo nell’anno accademico 2000-2001,
si è passati agli attuali 80. Il numero si riferisce solo
a coloro che hanno chiesto di essere assistiti, ma altri
sono presenti e se anche non richiedono esplicitamente
servizi, l’Ateneo è consapevole che deve far fronte anche
alle loro esigenze. L’Università degli Studi di Modena
e Reggio Emilia, già da diversi anni, opera con molta
attenzione per ottemperare alle esigenze degli studenti
con disabilità, ma, ora, sta attuando una struttura di
coordinamento e di orientamento iniziale capace di suggerire,
nel momento dell’iscrizione, il percorso universitario
più consono a ciascuno studente e di informarlo sulla
reale possibilità di raggiungere la laurea in tempi brevi,
di proseguire gli studi oltre la laurea e/o di essere
inserito nel mondo del lavoro.
L’inserimento dei disabili nel percorso universitario
richiede, quindi, il coinvolgimento di competenze diverse
che agiscano fra loro in modo coordinato e su un progetto
studiato appositamente per ciascuno studente. Al fine
di rendere efficace il processo di integrazione sia sociale
che didattico, il Delegato del Rettore per la disabilità
deve coordinarsi con il Responsabile dell’Ufficio Benefici,
il Delegato del Rettore all’Orientamento universitario,
il Delegato del Rettore all’Orientamento al lavoro e il
Delegato del Rettore alla formazione per costituire il
nucleo portante del gruppo di lavoro chiamato a risolvere
i molti problemi legati, prima, al raggiungimento della
laurea del disabile, poi, al suo inserimento nel mondo
lavorativo. L’Università si inserisce nel progetto di
vita dello studente qualora conosca il pregresso scolastico
e sociale del disabile e sia in grado di intervenire nella
fase di scelta del Corso di Studi. A tal scopo è stata
attivata una Commissione con i soggetti che hanno seguito
lo sviluppo del disabile (famiglia, A.S.L., scuola, enti
locali, ecc.) ed è stata predisposta un’equipe socio-psico-pedagogica
di orientamento con il compito di guidare lo studente
alla scelta più opportuna, di indicare ai docenti le metodologie
psico-pedagogico-didattiche più idonee, di suggerire gli
ausili necessari affinché il disabile acquisisca le capacità
professionali richieste dalla sua scelta del Corso di
Studi.
L’equipe è costituita da:
- un esperto in neuropsichiatria;
- un esperto in pediatria;
- un esperto in metodologia didattica per disabili;
- un esperto in psicologia applicata;
- dal Referente accogliente per gli studenti disabili
iscritti all’Università.
Per l’inserimento nel mondo del lavoro è stata costituita
una Commissione della quale fanno parte i Delegati del
Rettore, rappresentanti del mondo imprenditoriale e delle
associazioni dei disabili per garantire, durante il percorso
di laurea, la possibilità che il disabile possa essere
inserito nel mondo lavorativo per attività di tirocinio
e poi, a laurea conseguita, per favorirne l’inserimento
nel mondo del lavoro in ottemperanza della legge 68 del
1999.
L’inserimento del disabile nell’Università è coordinato
dalla Commissione di Ateneo per la disabilità che è costituita
da:
- il Delegato del Rettore per la disabilità;
- i Referenti di Facoltà per la disabilità nominati dai
Consigli di Facoltà;
- il Referente accogliente;
- i Delegati del Rettore per l’Orientamento e alla Formazione.
Tale Commissione garantisce il continuo monitoraggio dell’esito
universitario del disabile.
Pertanto il Delegato del Rettore per la disabilità
segue l’iter didattico del disabile attraverso:
- rapporti costanti con la Commissione di Ateneo per la
disabilità;
- rapporti costanti con il Referente accogliente che riferisce
dell’attività dell’equipe per l’orientamento, dell’attività
dei tutor e dell’esito degli studi;
- coordinamento con gli altri Delegati, con la Commissione
di Ateneo e con il Referente accogliente della carriera
universitaria del disabile;
- convocazione della commissione costituita dai soggetti
che conoscono il pregresso del disabile per strutturare
il percorso;
- partecipazione alla commissione, presieduta dal delegato
del Rettore per il lavoro, per l’attivazione dei tirocini
e il possibile inserimento del disabile nel mondo del
lavoro.
Il Referente accogliente, oltre alle attività di coordinamento
già indicate, ha il compito di:
- accogliere e informare gli studenti disabili sui servizi
e sulle opportunità loro rivolte;
- collaborare con l’Ufficio Tecnico per favorire l’abbattimento
delle barriere architettoniche;
- gestire i corsi di aggiornamento e perfezionamento proposti
dalla Commissione di Ateneo per la disabilità;
- intervenire in qualità di docente nei corsi di aggiornamento
e di perfezionamento proposti dalla commissione;
- aggiornare il link dedicato agli studenti disabili;
- mantenere i rapporti di collaborazione con gli enti
esterni, sia pubblici che privati, che operano nel campo
della disabilità.
L’Università
degli Studi di Modena e Reggio Emilia sta predisponendo
spazi sia per le attività didattiche che per le attività
rivolte al sociale.
E’, infatti, in fase di allestimento un laboratorio informatico
nella sede di Modena munito dei più moderni ausili per
non vedenti, non udenti e disabili motori, e si prevede
che analoga struttura possa essere allestita entro il
prossimo anno accademico nella sede di Reggio Emilia.
I laboratori didattici sono utilizzati sia dai disabili
che dagli insegnanti abilitandi sul sostegno (S.S.I.S.).
Nel corso dell’anno accademico 2002- 2003 è stata condotta
la prima esperienza di laboratorio psicomotorio aperto
anche a disabili non universitari nella sede di Modena,
esperienza che sarà ripetuta negli anni futuri.
L’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia ha
già consolidate esperienze su:
- attività di accoglienza (Referente Accogliente è un
docente, specializzato nelle attività sul sostegno) e
sono a disposizione studenti disabili che operano come
consiglieri alla pari;
- attività di inserimento di studenti particolarmente
disabili assistiti da docenti a contratto nelle attività
didattiche e da studenti alla pari (remunerati) per l’assistenza
continua sia in aula che fuori ma all’interno delle strutture
universitarie;
- interventi strutturali per rendere agibili le strutture
(deve essere fatto ancora molto);
- acquisto di strumentazione ad hoc (personal computer,
programmi di sintesi vocale per non udenti);
- è da poco attivo un link a favore degli studenti disabili
in cui sono presenti tutte le informazioni relative ai
benefici e ai servizi di cui possono godere gli studenti
disabili e in cui vi sono i nominativi di tutti coloro
che all’interno dell’Ateneo si occupano di disabilità
(Commissione di Ateneo, Delegato del Rettore, Referenti
di Facoltà, Referente Accogliente, Equipe socio-psico-pedagogica).
Sono in fase iniziale di operatività: l’attività dell’equipe
di orientamento, l’attività della Commissione di Ateneo
per la disabilità, l’utilizzo di computer multifunzionali
per ogni Facoltà, l’ampliamento delle attività ricreative
e di socializzazione. E’ intenzione della Commissione
per la disabilità stabilire ulteriori contatti con gli
Enti locali per l’inserimento di tutor alla pari, di provvedere
alla loro preparazione con corsi universitari che possano
dare crediti universitari e di predisporre il loro inserimento
in funzione delle loro competenze. Qualora i disabili
non riescano a conseguire un diploma di laurea si stanno
studiando i modi secondo i quali l’Università possa rilasciare
certificazione dei crediti acquisiti per gli esami sostenuti
e attestati di frequenza. Questa scelta dell’Università
garantisce alla laurea uguale valore per chiunque la consegua
indipendentemente dalle condizioni fisiche in cui si ritrova.
La Commissione sta anche discutendo sulla possibilità
di proporre un percorso di laurea nel sociale perché i
problemi, che stanno emergendo per il cambiamento della
nostra società in società multietnica, richiedono figure
professionali che, conoscendo l’entità degli stessi, contribuiscano
a prevenirli e ad affrontarli abbassandone la gravità,
per permettere un armonico inserimento nel nostro contesto
sociale di coloro che vengono per trovare lavoro.