Sezioni Tematiche

Editoriale

Dalla disabilità alla diversa abilità

La parola alle Strutture Sanitarie

La parola alle Associazioni

La parola alle Aziende

Premio Sapio per la Ricerca Italiana Edizione 2004





 

La giornata di studio che il Premio SAPIO dedica alla Risonanza Magnetica Nucleare è ormai un appuntamento classico della comunità scientifica Italiana.

Erano infatti un centinaio gli esperti di Risonanze Magnetiche che anche quest’anno si sono ritrovati a Firenze, in un sabato quasi estivo, per discutere insieme gli aspetti più innovativi di questa tecnica.
Ma che cosa è ed a che cosa serve la Risonanza Magnetica Nucleare?

I nuclei di molti elementi possiedono delle proprietà magnetiche. Tra questi elementi, per esempio, c’è l’idrogeno che è presente praticamente in tutti i composti.

Quando un composto viene messo all’interno di un campo magnetico, ogni atomo di idrogeno può essere distinto dagli altri a causa della interazione della sua magnetizzazione con il campo magnetico esterno.

Tale interazione sarà diversa da ogni altro atomo di idrogeno. Il termine Risonanza Magnetica Nucleare significa infatti studiare le “risonanze”, che in termini più semplici equivale a dire studiare le energie di tutti i nuclei grazie all’uso di un campo magnetico.

Quindi, grazie a questa tecnica, se si introduce all’interno di un campo magnetico un composto contenente molecole anche molto complesse, quali una proteina o un enzima del nostro organismo, sarà possibile riconoscere ogni atomo di questa molecola.

Questo principio fisico è stato utilizzato negli ultimi cinquanta anni per una infinità di applicazioni.

La più famosa è forse la Risonanza Magnetica a cui i pazienti si sottopongono negli ospedali e che permette di individuare tumori o altre patologie nei primissimi stadi di evoluzione, quando nessun altro metodo si rivela efficace.

Vi sono una infinità di altre applicazioni estremamente importanti: è possibile per esempio utilizzare questa tecnica per ottenere le strutture delle proteine.


Conoscere la struttura delle proteine è indispensabile per permettere ai genetisti ed ai medici di elaborare strategie per combattere le malattie. Sempre attraverso la Risonanza Magnetica Nucleare è inoltre possibile studiare come un farmaco interferisce con il funzionamento dei nostri enzimi allo scopo di combattere le malattie: è per questo motivo che la Risonanza Magnetica Nucleare è largamente applicata nelle industrie farmaceutiche.

Non si tratta però di una tecnica utile solo ai medici o ai biologi: essa è infatti utilizzata nell’individuazione delle sofisticazioni alimentari, soprattutto per quanto riguarda alimenti importanti per la nostra nutrizione quali il vino, l’olio, la pasta, i succhi di frutta, le carni e le uova.

In questo scenario complesso, il Centro di Risonanze Magnetiche Nucleari dell’Università di Firenze (CERM), è uno dei laboratori più importanti al mondo grazie alla strumentazione unica di cui è dotato.

Un Centro di ricerca gioiello per l’Università italiana, in cui lavorano quasi cento giovani scienziati provenienti da ogni angolo del mondo.

Argomento principale delle ricerche che si sviluppano al CERM è la biologia strutturale, ovvero quella parte della chimica biologica che si occupa di capire come sono fatte le proteine e gli enzimi e come la loro struttura sia correlata alla funzione biologica.

Proprio di questi aspetti hanno discusso gli scienziati riuniti a Firenze nel Meeting del Premio SAPIO, organizzato assieme al CERM ed al Gruppo Nazionale di Discussione di Risonanze Magnetiche (GIDRM), intitolato “Innovazioni nella spettroscopia NMR di molecole di interesse biologico”. Coloro che, da ogni parte del Nord e del Centro Italia, sono venuti a Firenze per partecipare a questo incontro, hanno potuto ascoltare le relazioni di alcuni scienziati tra i più noti al mondo. La tradizione di questo Meeting che, non a caso, è diventato uno degli avvenimenti più attesi dagli scienziati italiani, prevede infatti, che siano invitati almeno due scienziati di fama mondiale, provenienti dai laboratori di avanguardia di tutto il mondo. Quest’anno sono stati protagonisti il Prof. Angela Gronenborn ed il Prof. Lucio Frydman, provenienti rispettivamente dall’Istituto per la Salute Pubblica Statunitense di Washington e dall’Istituto Weizman di Rehovot, in Israele. Assieme a loro sono intervenuti anche molti altri scienziati italiani provenienti da varie Università ed Istituti di Ricerca.

Si è parlato delle più recenti scoperte in questo settore e di come sia ancora possibile, soprattutto grazie agli avanzamenti tecnologici che sono avvenuti nel corso degli ultimi anni, sviluppare tecniche di studio ancora più potenti per permettere a medici e biologi di avere tutti gli elementi possibili per elaborare nuove strategie di sviluppo di farmaci o nuove terapie contro le malattie importanti del nostro tempo.

Per noi scienziati, ogni occasione di incontro è estremamente importante per confrontarci, apprendere, capire. Il fatto che un’azienda privata abbia deciso di investire il suo tempo ed il suo denaro nella promozione di avvenimenti scientifici come le “giornate di studio del Premio SAPIO” è veramente degno di nota e di encomio.

A SAPIO va tutta la nostra gratitudine e l’augurio che queste Giornate NMR possano continuare ancora per molti anni.




 
Cerca nel sito
 
 
Premio Sapio per la Ricerca Italiana Edizione 2004

Antidoping

Innovazione nella Spettroscopia

Cura con le staminali:i risultati e gli obiettivi della medicina


A cura di:

Prof. Ivano Bertini
Direttore CERM, Università di Firenze

Prof. Mario Piccioli
Comitato Organizzatore Locale Sapio Meeting, Università di Firenze
Segnala tramite email >>