Coniugare le politiche dell’occupazione
con le politiche sociali, puntando a compiere un ulteriore
passo avanti nella lotta all’esclusione dei disabili
dal mondo del lavoro. Sono questi gli obiettivi del progetto
“Streets” (STREenghtening work Experiences
Through Social network), presentato dalla Fondazione Don
Gnocchi, attraverso il Centro di Formazione, Orientamento
e Sviluppo di Milano (CeFOS), e approvato nell’ambito
della seconda fase del programma di Iniziativa Comunitaria
EQUAL.
Sul tema dell’accesso al mondo del lavoro, a fine
2003 la Commissione Europea ha trasmesso formalmente agli
organi dell’Unione una solenne dichiarazione: «L’Unione
europea dispone di una strategia integrata per lottare
contro la discriminazione basata sul sesso, l’origine
razziale o etnica, la religione o il credo, la disabilità,
l’età, le tendenze sessuali. Centrata sul
mercato del lavoro, l’iniziativa EQUAL fa parte
di questa strategia e sostiene gli sforzi miranti a lottare
contro tutti i tipi di discriminazione».
La comunicazione della Commissione Europea ha dunque indicato
con estrema chiarezza quali sono «…gli orientamenti
per promuovere nuovi mezzi di lotta contro tutte le forme
di discriminazione e di disparità connesse al mercato
del lavoro…», offrendo ancora una volta alla
Fondazione la possibilità di strutturare e realizzare
questo nuovo intervento in favore delle persone in difficoltà.
Nel corso degli ultimi anni,
i vari operatori regionali e nazionali hanno lavorato
per identificare i bisogni e dare risposte concrete attraverso
analisi del contesto, interventi mirati, orientamento
e inserimento, osservatori per garantire il mantenimento
del posto di lavoro. Diverse iniziative, diversi programmi,
diverse strategie di approccio: tutto sotto il comune
denominatore del sostegno all’inclusione sociale
e lavorativa delle persone più deboli. Oggi quegli
stessi operatori hanno maturato l’esigenza di operare
in rete per dare maggior forza al loro lavoro, per capitalizzare
le esperienze, creando attraverso queste ultime un nuovo
modello di intervento che consenta di migliorare la qualità
della vita.
La Fondazione Don Gnocchi non è nuova ad interventi
così strutturati: la diffusione in diverse province
italiane del modello Match, di incrocio fra domanda e
offerta di lavoro, è stata possibile proprio grazie
a questo modo di operare.
I risultati ottenuti, da un lato, e lo sviluppo del contesto
politico-sociale, dall’altro, hanno permesso alla
Fondazione di proporre questo modello anche ad altre organizzazioni
e di continuare nella ricerca di strumenti sempre più
adeguati ai bisogni delle persone più deboli.
Ciò vale anche per le quattordici organizzazioni
che hanno dato la loro adesione al progetto: la Camera
del Lavoro Cgil, la Cisl, la provincia di Milano, il consorzio
Farsi Prossimo, il Consorzio per l’Istruzione e
Formazione Artigiana e Professionale, la Confcooperative,
i comuni di Cinisello Balsamo, Cologno Monzese, Sesto
San Giovanni, il Consorzio Sud Ovest Milano per la Formazione
Professionale, Donnalavorodonna, il Centro Internazionale
di Formazione dell’OIL, l’Azienda Trasporti
Milanese, il Gruppo lombardo dell’Associazione Italiana
per la Direzione del Personale.
La sfida che la Fondazione raccoglie oggi con STREETS
consiste nella definizione di un’azione diretta
a incidere nel tessuto dell’economia e nei modelli
di sviluppo locale attraverso la pratica della progettazione
sociale partecipata. L’obiettivo è di offrire
alle persone più deboli e più a rischio
di esclusione sociale il sostegno necessario a portare
la qualità della vita ai livelli a cui ogni individuo
ha diritto.
Il progetto “Palomar”
Promuovere l’integrazione lavorativa dei
disabili attraverso la realizzazione di un “intervento
di sistema”, in grado di acquisire, e quindi diffondere,
un modello di eccellenza per il mantenimento del posto
di lavoro, relativamente al contesto socio-economico di
Milano e provincia. E’ questo l’obiettivo
del “Progetto Palomar”, realizzato dalla Fondazione
Don Gnocchi, dall’Agenzia per il Lavoro della Regione
Lombardia, dalla Provincia di Milano, dal Consorzio Sud
Ovest Milano per la Formazione Professionale e dal Consorzio
per la Formazione Professionale e l’Educazione Permanente,
nell’ambito del Fondo Sociale Europeo.
“Palomar” ha permesso di realizzare ricerche
e indagini (svolte attraverso azioni di ascolto e interviste)
finalizzate a far emergere le criticità relative
alla problematica del mantenimento del posto di lavoro
e a sperimentare un modello di riferimento per gli interventi
futuri da parte delle diverse istituzioni. L’esito
del lavoro svolto durante il progetto è oggi raccolto
in un manuale che propone una modalità di intervento
efficace: in particolare permette di agire sulle situazioni
critiche prima che gli eventuali processi di espulsione
risultino troppo avanzati.
Più in generale, il lavoro realizzato nell’ambito
del progetto “Palomar” intende diventare uno
strumento utile per tutti coloro che sono impegnati nel
difficile compito dell’integrazione socio lavorativa
delle persone con disabilità e nel garantire loro
una corretta e continuativa permanenza al lavoro: ciò
grazie alla definizione di modelli concreti, che una volta
usciti dall’ambito progettuale e sperimentale, in
futuro potranno essere utilizzati su una scala più
vasta.
Per maggiori informazioni sul progetto è
possibile rivolgersi al CeFOS della Fondazione Don Gnocchi
(tel. 02-40308.468, fax 02-4009.1777, e-mail: cefos@dongnocchi.it).
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A cura di:
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Ufficio
comunicazione – Fondazione Don Gnocchi |
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