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Copertina della rivista

operai al lavoro

 

Sistemi per il trattamento delle acque meteoriche di grandi aree industriali: il sistema innovativo del Porto di Venezia

 




Gli interventi di riqualificazione dell’area Marittima a Venezia hanno implicato una relativa conversione delle vecchie strutture portuali a servizio del traffico passeggeri. Il Molo di Ponente nelle previsioni dell’Autorità Portuale è, infatti, destinato a divenire un polo quasi esclusivamente dedicato al traffico dei passeggeri. Sono già in corso importanti investimenti per la riconversione delle strutture esistenti a questo nuovo ruolo.

Tra i numerosi interventi previsti in quest’ambito rientra la completa sistemazione degli scarichi idrici con attenzione anche all’aspetto delle acque meteoriche. L’area complessiva è di circa 140.000 mq destinati a terminal per imbarco e sbarco di passeggeri, uffici, aree adibite a parcheggio e sosta di veicoli e mezzi pesanti. Per quanto riguarda le acque meteoriche si è provveduto a ricostruire completamente la fognatura di captazione in tutta l’area, convogliando gli scarichi in unico punto per il loro trattamento e successivo scarico in laguna.

piattaformaL’area è assoggettata alla Legge 192/2004 ai sensi della quale è necessaria la presentazione di un piano di adeguamento e l’adozione delle migliori tecnologie disponibili per lo scarico delle acque meteoriche.

Lo studio, mirato all’individuazione della migliore tecnologia da applicare al sito in esame, e la successiva realizzazione, è stato condotto dalla società Stormwateritalia srl ed ha portato alla scelta del sistema StormFilter, un trattamento in continuo delle portate meteoriche in arrivo, a mezzo di filtri sifonati.

Il sistema è riconosciuto dall’EPA, (Environmental Protection Agency - Agenzia Protezione Ambiente americano) BMP, (Best Management Practice).

Il sistema di trattamento consiste in una filtrazione passiva attraverso una cartuccia a riempimento che consente di trattare in continuo le portate meteoriche senza richiedere un accumulo di volumi di acqua. Tali filtri sono quindi costituiti da elementi cilindrici, del diametro di 48 cm e di 50 cm di altezza, riempiti di materiale filtrante e con un galleggiante centrale che portandosi in posizione di apertura permette la filtrazione delle portate in arrivo e il loro successivo scarico. Il porto di Venezia ha realizzato un sistema in grado di trattare 352 l/sec (22 mc/min), con conseguenti benefici idraulici ed ambientali. Se si considerano le qualità medie delle acque in arrivo, e le quantità medie annue di pioggia, si ha un beneficio ambientale, misurabile come bilancio di massa di inquinanti annui NON sversati in laguna.

impiantiL’impianto è dimensionato sulla capacità di trattare il 95% della pioggia annua, con un’analisi basata su un tempo di ritorno di 30 anni e con un rapporto sul totale di acqua trattata incredibilmente alto (vedi grafico, dati Università di Padova).

Grazie alla particolare tecnologia e ai mezzi filtranti utilizzati (perlite, zeolite, carbone attivo) gli effluenti derivanti da un sistema di trattamento Stormfilter presentano caratteristiche qualitative significativamente migliori rispetto all’acqua in ingresso.

Non essendo la concentrazione delle sostanze inquinanti nel flusso in ingresso costante né prevedibile, si pone quindi l’attenzione su un range di abbattimento delle sostanze inquinanti che si può raggiungere con un determinato sistema di trattamento, piuttosto che sul raggiungimento di concentrazioni istantanee. In questo modo si possono ottenere un livello di depurazione ed una percentuale di sostanze inquinanti abbattute elevate, come dimostrano i dati raccolti in merito ad uno studio redatto dall’Università di Padova (vedi tabella a fianco).

grafico

Il grafico mette in relazione gli idrogrammi con la portata al colmo più elevata determinati tramite simulazioni effettuate con altezze di precipitazione estrapolate da curve di possibilità climatica aventi tempi di ritorno pari a 1,2 e 5 anni.

La curva arancione dell’evento della durata di 14 minuti e Tr pari a 1 anno, è quella che più si avvicina alle capacità depurative dell’impianto. In viola chiaro è evidenziato il volume depurato istantaneamente (1326m3), in viola scuro il volume invasato dalle vasche di filtraggio (316m3) e in giallo il volume scaricato direttamente in laguna (358m3).

tabella