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Copertina della rivista

Immagine: Bambina sopra ad un govone di paglia

 

Aiutiamoli ad aiutarsi

L'Associazione UMANITARIA PADANA ONLUS, fondata nel 1999, promuove tutti gli interventi che consentano un reale sviluppo socio-economico, nell'ambito dei principi generali della solidarietà internazionale e nel rispetto di tutte le culture, tradizioni ed identità. Ne parliamo con Sara Fumagalli, Responsabile e Coordinatrice dei progetti umanitari dell’Associazione.
Umanitaria Padana Onlus interviene a livello locale, nazionale e internazionale, in modo particolare nei paesi in via di sviluppo e nelle aree colpite da eventi bellici o catastrofi naturali, portando assistenza immediata e concorrendo a costruire condizioni reali di pace e di sviluppo, secondo il motto “AIUTIAMO I POPOLI A CASA LORO E AIUTIAMOLI AD AIUTARSI”.






Consegna di atrezzatureSara Fumagalli, qual è l’obiettivo prioritario dei Vostri interventi?
Aiutare i popoli nelle loro terre, non solo con interventi di assistenza, ma soprattutto cercando di costruire insieme, nel concreto e a piccoli passi, condizioni reali di pace e di sviluppo, radicate in loco, nel rispetto delle tradizioni e delle identità.

Crediamo che sia fondamentale attrezzare le persone affinché abbiano gli strumenti e le conoscenze necessarie per contribuire allo sviluppo della loro terra, a creare lavoro e condizioni di vita migliori.


Mamma con bambinoChe tipo di interventi svolgete, quindi?
I progetti più significativi si chiamano “Guerrieri per la Pace” e “In soccorso dei popoli” e vengono attuati rispettivamente nei paesi colpiti dalla guerra o da calamità naturali.

Dal Maggio 2003, in sinergia con il Contingente Italiano di Pace in Iraq e il Ministero degli Esteri, abbiamo portato, tra Bagdad e Nassirya, decine di tonnellate di aiuti umanitari, attrezzature ospedaliere e beni produttivi destinati a istituti professionali, ricostruito la scuola professionale per infermiere a Nassiriya, prestato assistenza per la cura di pazienti iracheni.

AssistenzaAbbiamo effettuato diverse missioni in Afghanistan, Sri Lanka, Darfur, Kosovo, Libano. Proprio in Libano, a Tibnin, nel corso del 2007 abbiamo consegnato al CIMIC (Nucleo di Cooperazione Civile e militare) del Contingente italiano di pace, tonnellate di aiuti umanitari, soprattutto arredi scolastici, farmaci destinati ai presidi sanitari realizzati dal contingente nella Regione del Sud Litani e all’Ospedale pubblico di Beint Jubeil, nonché attrezzature elettromedicali destinate all’Ospedale diocesano maronita di Aynebel.


MacchinariPrima Lei parlava anche di formazione. Che tipo di progetti avete realizzato su questo fronte?
Abbiamo cofinanziato progetti a supporto della formazione scolastica e professionale in loco.

Gli esempi sono tantissimi: oltre a finanziare la scuola per infermiere a Nassiriya, scuole elementari in Sud Sudan, borse di studio in Sri Lanka, laboratori di falegnameria in Etiopia, l’Associazione in Darfur ha allestito un’officina di carpenteria e saldatura ed un laboratorio musicale, informatico e audiovisivo nella scuola Comboni per ragazzi di strada.

InnaugurazioneHa inoltre finanziato un progetto delle Suore della Carità di Nyala a favore di donne sole o disagiate impiantando piccole attività per la produzione di pasta di arachidi e la confezione e colorazione di tessuti.

Ma abbiamo anche fornito attrezzature per l’agricoltura e mulini per la macinazione dei cereali ad uso alimentare e degli scarti per il bestiame.

Tutto ciò mettendo a disposizione le conoscenze tecniche necessarie per lavorare e produrre, sempre nella ferma convinzione che gli interventi assistenziali non siano sufficienti ad aiutare davvero questi popoli che hanno bisogno di imparare a sfruttare meglio le risorse del loro Paese.


Manifesti Padana UmanitariaChe tipologia di strumentazioni portate in questi Paesi?
Le più diverse: attrezzature sanitarie ed elettromedicali, sedie a rotelle e altre forniture per disabili, impianti elettronici e multimediali, macchine utensili, strumenti tecnici e macchinari per il lavoro, la produzione e l'avanzamento tecnologico, farmaci e altro ancora.

Molto spesso si tratta di attrezzature dismesse, perfettamente funzionanti, anche se per noi obsolete e tuttavia utilissime per loro, per creare lavoro, sviluppo, condizioni di vita più elevate.

BambiniTutto questo grazie alla sensibilità di tante aziende e di tanti privati, attraverso donazioni materiali e finanziarie.

Penso ad esempio alla Sapio Life, che con grande generosità ci consente di dotare strutture sanitarie poverissime di attrezzature fondamentali.

Non posso dimenticare le comuni manifestazioni di entusiasmo con cui sempre, in ogni parte del mondo, medici e infermiere accolgono l'arrivo dei nostri concentratori di ossigeno.

BambiniMa ancor più mi è impresso nel cuore
il sorriso di una ragazzina gravemente disabile, Veronica, che in Darfur ha potuto uscire per la prima volta dalla sua capanna, dopo 12 anni di forzato isolamento, grazie ad una speciale sedia a rotelle donata da Sapio Life.

Nulla va sprecato e tutto arriva a destinazione perché l'Associazione opera solo mediante veri volontari non salariati, riducendo ai minimi termini i costi di logistica e struttura.

Per questo promuoviamo sinergie con organizzazioni, istituzioni e soggetti pubblici e privati - sia nazionali che degli stessi paesi in via di sviluppo - creando opportunità stabili di lavoro e progresso, radicate nelle realtà e rispettose delle identità locali.

UMANITARIA PADANA ONLUS

Via C. Colombi, 18 - 20161 MILANO
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Fax +39 02 66234.228
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www.umanitariapadanaonlus.net

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