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Immagine: Titolo Dimenticare Marghera

Eni ha lanciato un programma di ricerca scientifica che punta sulla ricerca nelle energie rinnovabili, e in particolare - al momento - su biocarburanti e solare.



SOLARE
Nel campo del solare sono stati attivati due filoni principali di ricerca. Il primo punta allo sviluppo di semiconduttori organici e di nanotecnologie applicabili in sistemi fotovoltaici basati su tecnologie non convenzionali e nella produzione diretta di idrogeno da acqua. Il secondo intende sviluppare su scala industriale la tecnologia del solare termico a concentrazione o CSP (Concentrated Solar Power) per la generazione di energia elettrica. In particolare tra i piani di Eni rientra la realizzazione di uno studio di fattibilità di un impianto dimostrativo in una zona a elevata insolazione - ad esempio nel Mediterraneo - in cui la generazione di energia elettrica sia realizzata in parte con una centrale termosolare a concentrazione e in parte con un ciclo combinato a gas.


BIOCARBURANTI
Per l’Eni i biocarburanti rappresentano, insieme al solare, una delle fonti alternative fondamentali su cui puntare, oltre all’efficienza energetica. Questi sono i pilastri fondamentali del programma di ricerca Eni per le fonti alternative approvato nell’ambito del Piano Strategico 2007-2010. In particolare riguardo i biocarburanti, consapevole che il bilancio energetico e ambientale va valutato caso per caso, l’Eni ha deciso di operare su due filoni paralleli. Il primo è quello di individuare paesi, soprattutto africani, in cui è già presente come core-business, per iniziative di biocarburanti da colture tradizionali con la più alta resa e eco-compatibilità.

Tali iniziative potrebbero sposarsi con le esigenze di tanti di quei paesi di sviluppare settori alternativi a quello in molti casi dominante - il petrolio - offrendo alternative economiche alla popolazione. Il secondo filone riguarda la ricerca di frontiera. Eni investe nel campo della selezione di piante a crescita rapida ed elevata produttività, a esclusivo impiego energetico (non in competizione con il mercato alimentare) e nello sviluppo di tecnologie di nuova generazione per biocarburanti a elevato rendimento e alta compatibilità ambientale, basate su micro-organismi quali microalghe, lieviti e batteri. In questo ambito si colloca il progetto di realizzare, presso la raffineria di Gela, un impianto dimostrativo per la coltivazione di microalghe ad alta resa, da cui ricavare un olio vegetale idoneo a essere impiegato per la produzione di biocarburanti. Il grande interesse risiede nel fatto che il processo di crescita delle alghe impiega come nutrienti l’azoto e il fosforo presenti in acque reflue e l’anidride carbonica tratta da gas esausti di raffineria, garantendo al tempo stesso il trattamento di “ripulitura” delle acque reflue e della corrente gassosa. Altro focus dell’innovazione tecnologica Eni risiede nello studio di processi BtL (Biomass-to-Liquids), basati sulla gassificazione della biomassa e successiva produzione di biocarburanti di sintesi. Infine, Eni è già impegnata anche in maniera concreta sul fronte dei biocarburanti di seconda generazione con l’innovativa tecnologia Green Diesel, in collaborazione con un partner USA.

Le sfide rappresentate dai temi individuati richiedono sforzi mirati e risorse dedicate, collaborazioni strategiche in sinergia con i centri di eccellenza nazionali e internazionali, e un costante monitoraggio degli aspetti tecnologici, ma anche di quelli legislativi e commerciali. Con questi obiettivi Eni ha ulteriormente modificato l’organizzazione delle proprie attività di ricerca, affidando ai Centri di Ricerca Eni nuove missioni: in particolare all’Istituto Donegani di Novara è stato affidato il ruolo di Centro di Ricerca per le Energie non Convenzionali, sotto il diretto controllo della Direzione Strategie e Sviluppo Corporate. Sono inoltre state avviate numerose collaborazioni con importanti istituti di ricerca e atenei italiani, oltre a iniziative a livello europeo sui biocarburanti di seconda generazione. Inoltre è stato siglato a inizio 2008 un accordo strategico con il Massachussets Institute of Technology per l’avvio di due importanti programmi di ricerca, uno dei quali dedicato alle frontiere tecnologiche per lo sfruttamento dell’energia solare. Altri temi del programma riguardano i cambiamenti climatici e innovazioni nel campo dei materiali sfruttando le caratteristiche dei sistemi biologici.


La partnership tra Eni e il MIT per un programma avanzato di ricerca nell’energia solare
Eni e il Massachusetts Institute of Technology (MIT) hanno firmato il 26 febbraio 2008 a Cambridge (Massachusetts), l’accordo che sancisce un’importante collaborazione nell’ambito della ricerca energetica. Il fulcro della collaborazione sarà il “Solar Frontiers Research Program”, un programma finalizzato allo sviluppo di tecnologie solari avanzate. Eni diviene inoltre Founding Member del MIT Energy Initiative (MITEI), supportando un’ulteriore serie di progetti di ricerca dell’Istituto.

L’ammontare totale del finanziamento sarà di 50 milioni di dollari distribuiti in cinque anni. Di questi, 25 milioni saranno destinati al programma di ricerca Eni-MITEI “Solar Frontiers”, e i restanti 25 accompagneranno l’ingresso di Eni nel MITEI in qualità di Founding Member.

Il Programma di ricerca Eni-MITEI “Solar Frontiers” sarà incentrato su sei aree:
• nanotecnologie ed energia solare: si tratta di un approccio avanzato per il superamento dei limiti di efficienza e di costo delle tecnologie solari di oggi, utilizzando strati molto sottili di materiali innovativi assemblati in dispositivi strutturati su scala nanometrica;
• concentratori solari luminescenti: lo studio è rivolto all’utilizzo di materiali in grado di modificare la radiazione luminosa incidente su un sistema solare per aumentarne l’assorbimento;
• energia solare e approcci biomimetici: questa attività ha l’obiettivo di realizzare materiali ispirandosi a processi naturali, come ad esempio la formazione del guscio in molte specie di molluschi. L’aspettativa è di poter realizzare materiali auto-assemblanti con processi potenzialmente semplici e di basso costo;
• fotosintesi artificiale, ovvero come riprodurre e migliorare il sistema di assorbimento, utilizzo e stoccaggio dell’energia solare usato dalle piante: lo studio ha l’obiettivo di realizzare dispositivi efficienti e a basso costo per la scissione della molecola d’acqua nei suoi componenti - ossigeno e idrogeno;
• nuovi materiali per l’energia: in questo progetto si metterà a punto un sistema computazionale in grado di selezionare i materiali dalle caratteristiche migliori per applicazioni in campo energetico, in particolare quello dello sfruttamento dell’energia solare;
• nuovo approccio al solare a concentrazione: l’obiettivo è di trovare soluzioni innovative nella progettazione di impianti basati su sistemi solari termici.

In qualità di Founding Member del MITEI, Eni finanzierà inoltre una serie di progetti di ricerca in campo energetico dell’Istituto che spaziano dal petrolio e il gas agli idrati di metano fino alle alternative a livello mondiale nel settore del trasporto. Tali progetti includeranno, tra gli altri, un vasto programma di ricerca multi-scala sui giacimenti per migliorare l’efficienza delle operazioni di estrazione petrolifera.

Eni sosterrà anche il Fondo di Avviamento del MITEI, con l’obiettivo di finanziare nuove modalità di ricerca nell’ambito di un programma universitario annuale, ed erogherà ogni anno e per tutta la durata della collaborazione - cinque anni - dieci borse di studio per gli “Eni-MIT Energy Fellows”. La compagnia sosterrà, nell’ambito del suo portafoglio di ricerca in qualità di Founding Member, la ricerca di metodologie di valutazione per il potenziale commerciale di start-up e tecnologie energetiche innovative.


L’impegno per sensibilizzare i consumatori: l’importanza di comportamenti corretti
La Campagna di Efficienza Energetica Eni permette di calcolare il beneficio effettivo di ogni singolo comportamento e quantificare, di conseguenza, il relativo risparmio. Questo risparmio può raggiungere i 1.600 euro, quasi una “quattordicesima fai da te”. Si tratta di 24 consigli facilmente adottabili da tutti i cittadini poiché non comportano modifiche significative al proprio stile di vita; i settori per i quali vengono indicati i comportamenti sono, infatti, quelli che coinvolgono le azioni pratiche quotidiane, i trasporti, il riscaldamento, l’illuminazione domestica e gli elettrodomestici e riguardano il modo in cui una famiglia “tipo”, di 4 persone, consuma energia in tutte le sue attività. Dei 24 comportamenti individuati, 14 sono a costo zero - non comportano, cioè, alcun esborso per le famiglie; gli altri 10 sono a costo sopportabile e comportano un investimento che si ripaga in tempi brevi e che in molti casi può godere di sussidi e incentivi. L’effetto totale di questi comportamenti produce un risparmio fino al 30% dei consumi di energia di una famiglia. I 24 consigli, se applicati da tutti, potrebbero permettere un notevole beneficio per l’intera nazione sia per quanto riguarda la spesa energetica del paese sia in termini di abbattimento dell’anidride carbonica: una riduzione del 30% dei consumi delle famiglie consentirebbe infatti di evitare ogni anno l’emissione di oltre 50 milioni di tonnellate di anidride carbonica, più della metà del deficit dell’Italia rispetto al target fissato dal protocollo di Kyoto.

Attraverso la Campagna 30PERCENTO, Eni ha inteso promuovere un programma di formazione e informazione per sensibilizzare i cittadini sui temi del risparmio energetico e della sostenibilità ambientale, nonché proporre la campagna stessa come catalizzatore del dibattito sull’efficienza energetica coinvolgendo anche altri attori del mondo economico, industriale e sociale. Attraverso un insieme molto ampio di strumenti che comprendono la ricerca tecnologica, la sensibilizzazione dei consumatori e i grandi accordi internazionali, Eni crede di aver tracciato una rotta autonoma e distintiva, e intende continuare ad impegnarsi in prima linea per affrontare le sfide di oggi e di domani nel campo dell’energia, della sicurezza degli approvvigionamenti energetici e della tutela dell’ambiente.