Le CCS rappresentano uno sviluppo scientifico tecnologico da cui oggi non si può prescindere, nel parco della generazione di potenza nazionale, che anzi dovrebbe essere adeguatamente sostenuto per garantire la competizione del sistema Italia a livello internazionale, nella produzione energetica, nello sviluppo industriale e nel rispetto ambientale.
Gli equilibri del sistema energetico
internazionale muteranno notevolmente
nei prossimi decenni. Sicurezza
degli approvvigionamenti, energia ad
un costo sempre inferiore e lotta ai
cambiamenti climatici saranno al centro
delle sfide future. Proprio la mitigazione
dell'impatto sull'atmosfera del
settore energetico ed industriale è in
fase di forte evoluzione.
Il Protocollo
di Kyoto rappresenta il primo esempio
di accordo internazionale sull'ambiente
a cui si spera di dar seguito con il
cosiddetto "Post Kyoto", la cui decisione
sarà presa il prossimo dicembre a
Copenaghen. Il 2009 rappresenterà
un anno fondamentale per la lotta ai
cambiamenti climatici sia a livello
internazionale che comunitario.
Proprio in questi giorni il Consiglio
Europeo e il Parlamento Europeo
hanno approvato il "Pacchetto 20-20-
20", un insieme di proposte integrate
che si basa sui seguenti obiettivi:
Perché tali obiettivi politici si traducano
in effettivi risultati, il settore energetico
ha oggi la necessità di ricercare
nuove e più efficaci soluzioni tecnologiche
per proseguire nella lotta al cambiamento
climatico. Operativamente
esistono soluzioni già realizzabili, sebbene
siano in fase di continuo sviluppo,
ossia nuove tecnologie votate al
miglioramento delle efficienze e allo
stesso tempo alla mitigazione sia delle
emissioni di CO2, prima imputata
dell'effetto serra planetario, che delle
emissioni di SOx, NOx, COV e NH3,
causa di fenomeni di acidificazione
negli ecosistemi.
Le tecnologie CCS (Carbon Capture
and Sequestration - Cattura e
Stoccaggio della CO2) costituiscono un vastissimo campo di applicazioni
tecnologiche finalizzate alla riduzione
delle emissioni in atmosfera dei gas
serra, le quali sono riconducibili per
un terzo all'attività di produzione
industriale, per un terzo al settore dei
trasporti e per un terzo al settore residenziale.
Le tecnologie CCS consistono
in una prima fase di captazione
della CO2 dagli impianti che la producono
(principalmente le centrali di
produzione di potenza alimentate con
combustibili fossili), e nella successiva
iniezione della CO2 stessa in sottosuolo
per lo stoccaggio permanente.
Tecnicamente la cattura ha come
obiettivo la separazione della CO2 dai
fumi di combustione dei combustibili
fossili nelle attività industriali e soprattutto
nella produzione di potenza.
L'obiettivo che tutti i Paesi industrializzati
intendono raggiungere riguardo
all'indipendenza energetica, spinge a
mantenere una forte attenzione nei
confronti dei combustibili fossili tradizionali
e soprattutto nei confronti
del carbone che è, allo stesso tempo, la
risorsa più diffusa e distribuita nel
mondo, ed anche la principale produttrice
di CO2.
A fronte di ciò, a livello internazionale,
in attesa di uno sviluppo compiuto
delle fonti energetiche alternative ed in
particolare di quelle rinnovabili, si
ritiene di poter impiegare il carbone
ancora come fonte primaria per la produzione
di energia, attraverso la realizzazione
di moderne centrali termoelettriche
associate alle migliori tecnologie
disponibili per il carbone pulito, le
Clean Coal Tecnologies, prime su tutte
le già citate tecnologie CCS.
L'unità di cattura dell'anidride carbonica
in un sistema di generazione di
potenza richiede necessariamente un
dispendio di energia che riduce l'efficienza
del ciclo termodinamico. Per
tale ragione le CCS sono associabili
esclusivamente a quelle centrali termoelettriche
di moderna concezione
che possono raggiungere rendimenti
pari o superiori al 45%.
La CO2 può essere captata in pre-combustione
o post-combustione a seconda
che la tecnologia impiegata sia un
ciclo di gassificazione combinato ed
integrato (Integrated Gasification
Combined Cycle - IGCC) o un ciclo
ultra super critico; in entrambi i casi si
raggiungono rendimenti di cattura
superiori al 90%. L'anidride carbonica
viene di seguito trattata, trasportata nei
siti di stoccaggio e iniettata.
Attualmente le tecnologie di stoccaggio
permettono di intrappolare permanentemente
in sottosuolo (efficienza
del 99% su 1000 anni, secondo gli
studi più recenti) enormi quantità di
CO2 in spazi tutto sommato limitati.
La tecnologia, sebbene oggigiorno
oggetto di ulteriore studio, sviluppo e
sperimentazione, è in realtà ben nota
da prima ancora dell'insorgenza delle
tematiche legate alla difesa dell'ambiente.
Essa prevedeva infatti l'iniezione
della CO2 nei serbatoi geologici di
idrocarburi, attività realizzata fin dagli
anni '80, con l'obiettivo non di confinare
il gas, ma di massimizzare il recupero
di idrocarburi dai giacimenti in
via d'esaurimento.
Attualmente, lo
stoccaggio geologico riguarda prevalentemente
quattro tipi di formazioni
geologiche:
La cattura della CO2 ha un'origine
tecnologica legata alla sperimentazione
e allo sviluppo industriale, che non
può prescindere dal successivo conferimento
geologico.
La fase di successivo sequestro ed iniezione
della CO2 si differenzia dalla
fase della cattura in quanto discende
necessariamente dalla disponibilità di
un reservoir di stoccaggio con adeguate
caratteristiche dal punto di vista
geologico e ambientale.
Di recente il CESI Ricerche, su commissione
del Ministero dello Sviluppo
Economico, ha terminato il censimento
di tutti i possibili siti di stoccaggio
in Italia, individuando quelli potenzialmente
più idonei:
A livello internazionale l'Unione
Europea è fortemente attiva nello
sviluppo e nella promozione di iniziative
volte ad applicare una politica
energetica ambientale eco-sostenibile,
promuovendo la sperimentazione e la
realizzazione di programmi di ricerca
con obiettivi specifici ed ambiziosi.
Lo strumento impiegato dalla
Commissione Europea in campo energetico è attualmente la piattaforma
di eccellenza ZEP (Zero Emission
Fossil Fuel Power Plant) il cui obiettivo
a breve-medio termine è realizzare
una 'flagship' di 12 progetti europei
promossi e finanziati per divenire
impianti dimostrativi entro il 2015,
sviluppi e prototipi commerciali entro
il 2020 ed impianti industriali a regime
entro il 2030, che produrranno
energia senza emissioni in atmosfera. I 12 progetti nascono dalla necessità di
contemplare tutte le possibili combinazioni
tra le tecnologie di cattura,
trasporto e stoccaggio.
Il numero di
progetti prevederà:
Tra le opzioni dei progetti della piattaforma
ZEP per lo stoccaggio, non è
inclusa la tecnologia ECBM
(Enhanced Coal Bed Methane), che è
legata alla presenza di giacimenti di
carbone non sfruttati per l'attività di
coltivazione, e garantisce capacità di
stoccaggio specifica minore rispetto
agli altri sistemi di confinamento.
Su un totale di 43 progetti proposti, il
sostegno alla sperimentazione per i 12
impianti promossi dalla ZEP è stato
rivolto verso quei siti, acquiferi salini
profondi e giacimenti esausti di petrolio
e gas, maggiormente distribuiti e
studiati in Europa fino ad oggi.
L'ENEL si è candidata per un progetto
pilota in ambito europeo, che consiste
in una tecnologia di oxyfuel con
cattura nella centrale di Brindisi, dove
Enel possiede un avanzato centro di
ricerche, e stoccaggio in un sito nella
Pianura Padana.
Carbosulcis si è fatta promotrice di un'iniziativa
tesa a sviluppare in Sardegna,
nel Sulcis, uno dei 12 impianti suddetti.
Infatti a livello nazionale, tra le attività
che riguardano lo stoccaggio, è
importante annoverare lo studio di
caratterizzazione del bacino carbonifero
del Sulcis, attualmente quello allo stadio
di realizzazione più avanzato, la cui
capacità ed estensione consente di mantenere
le attività di coltivazione del carbone
e contemporaneamente di sperimentare
ed applicare le tecnologie per il
carbone pulito, CCT.
Il Piano Triennale
2009-2011 della Ricerca di Sistema
Elettrico Nazionale, sviluppato
dall'Autorità per l'energia elettrica e il
gas ( AEEG ), auspica infatti la realizzazione
di una piattaforma energetica
nazionale per la sperimentazione sul
carbone proprio nel sud della Sardegna,
creando sinergie tra i maggiori gruppi
industriali e di ricerca in Italia al fine di
realizzare un Polo di eccellenza.
Il sito del Sulcis si presenta quindi
come il più idoneo per accogliere uno
dei 12 progetti europei; infatti la
potenzialità del sito è ben nota, e raggiungerebbe
la sua massima espressione
nella realizzazione della moderna
centrale a carbone all'interno del progetto
di gestione integrata con la
miniera. Il progetto prevedrebbe l'applicazione
di una tecnologia di cattura
associata al conferimento geologico sia
nei letti profondi di carbone, non
sfruttabili per propositi di coltivazione,
sia nella formazione acquifera sottostante.
La stima della capacità di
questi due sistemi di sequestro permanente
della CO2 è attualmente in fase
di studio e, in attesa dei risultati del
progetto internazionale in corso
ECBM-Sulcis & CO2 storage, si può
supporre tale da garantire alla regione
un sistema di generazione ad emissioni
zero per un periodo variabile tra i
20 e 50 anni.
In conclusione, le CCS rappresentano
uno sviluppo scientifico tecnologico
da cui oggi non si può prescindere, nel
parco della generazione di potenza
nazionale, che anzi dovrebbe essere
adeguatamente sostenuto per garantire
la competizione del sistema Italia a
livello internazionale, nella produzione
energetica, nello sviluppo industriale
e nel rispetto ambientale.
Il Centro Studi Safe realizza da
anni studi, ricerche e progetti sui
temi dell'energia e dell'ambiente
con lo scopo di contribuire allo sviluppo
e alla promozione di una cultura
energetica attraverso la valorizzazione
delle conoscenze e competenze
acquisite da Safe in questi settori.
Le attività del Centro Studi sono
coordinate da Adriano Piglia, ex
Presidente di ESSO Italia e Vice
Presidente Globale di EXXONMOBIL,
supportato da un gruppo di
giovani ricercatori con diversi background
accademici che hanno condiviso
lo stesso percorso formativo
del Master in Gestione delle Risorse
Energetiche di Safe.
Oltre a numerose pubblicazioni e
articoli su riviste specializzate, il
Centro Studi realizza la collana dei
libri Safe, un progetto sviluppato
per accrescere la comune conoscenza
sulle tematiche dell'energia e dell'ambiente.
I libri Safe sono rivolti
ad un pubblico non solo di esperti
del settore ma anche a tutti coloro,
inesperti e curiosi, che desiderano
comprendere meglio le dinamiche
che muovono l'affascinante mondo
dell'energia.
La collana è costituita
da quattro volumi che approfondiscono
le tematiche relative alle
risorse fossili quali il petrolio
("Petrolio, ieri e oggi. E domani?"),
carbone ("Carbone: vita, morte o
miracoli?"), gas naturale ("Le nuove
frontiere delle gas"), e fonti rinnovabili
("Energie rinnovabili: un
sogno nel cassetto?").
Safe - Sostenibilità Ambientale
Fonti Energetiche - è un'associazione
no-profit, centro di eccellenza per
l'energia e l'ambiente.
Le attività di Safe:
In collaborazione con:
Avvalendosi delle più qualificate competenze professionali e di un network consolidato che vede coinvolte primarie aziende, istituzioni, mondo accademico e della ricerca, Safe ha tra i propri obiettivi:
Master in Gestione delle
Risorse Energetiche
Safe organizza il Master in
"Gestione delle Risorse Energetiche"
in collaborazione con le
principali società operanti nel settore
dell'energia, le istituzioni e con
prestigiose università italiane e straniere.
Il Master offre a brillanti laureati
un programma di formazione
professionale multidisciplinare di
alto livello nel campo della ricerca,
produzione e gestione delle risorse
energetiche in un contesto di sostenibilità
ambientale.
La particolare struttura del corso
favorisce la crescita del flusso informativo
tra gli operatori, sia pubblici
che privati, le autorità centrali e
periferiche e dà luogo ad un importante
momento di incontro e di
scambio tra il mondo accademico,
l'industria e le istituzioni. Il Master
si svolge nell'arco di nove mesi, per
un totale di oltre 700 ore, comprendenti
lezioni in aula, seminari
specialistici, esercitazioni, workshop,
progetti applicativi e visite a
siti operativi.
Il Direttore del Master è il Dottor
Raffaele Chiulli.
Il programma del Master è articolato
su moduli per aree tematiche,
integrati da esercitazioni pratiche e
case studies.
Nei moduli introduttivi vengono
forniti gli strumenti necessari ad un
potenziamento delle capacità organizzative
e comportamentali dei
partecipanti, tecniche di apprendimento,
comunicazione, team building
e team working, project management.
Viene fornita anche una
formazione di base relativamente
alla gestione economico-finanziaria
e ai processi direzionali dell'impresa
(general management). I successivi
moduli analizzano il quadro strategico,
economico e normativo del
settore energetico-ambientale, sia in
Europa che in Italia.
Vengono quindi analizzati gli aspetti
tecnici, gestionali ed ambientali
relativi a tre settori strategici dell'industria:
"energia elettrica" e "fonti
alternative".
Nel primo, "oil & gas", vengono
affrontate le principali tematiche
relative a esplorazione, produzione,
trasporto, stoccaggio, raffinazione e
trading.
Nel secondo, "energia elettrica", si
analizzano i nuovi scenari che i processi
di liberalizzazione stanno delineando.
Vengono forniti gli strumenti
tecnici, normativi e contrattuali
per operare nei nuovi assetti
del mercato.
Nel successivo modulo vengono
analizzati gli aspetti tecnico-gestionali
della produzione di energia da
"fonti alternative" (es. idroelettrica,
geotermica, solare, eolica, biomasse,
waste to energy) e le prospettive
future in un contesto di sviluppo
sostenibile.
Nel corso del programma sono
previsti workshop multidisciplinari
finalizzati alla valutazione di
progetti, investimenti, iniziative in
campo energetico e ambientale. I
partecipanti, con un lavoro in
team, realizzano progetti applicativi
che riprendono e integrano tutte
le tematiche affrontate nel corso.
In collaborazione con le imprese, il
programma è arricchito da incontri
con il Top Management e da visite
a siti operativi quali laboratori,
impianti di perforazione, campi
produttivi e raffinerie, centrali termoelettriche
e impianti di fonti rinnovabili,
sistemi di trasporto e stoccaggio.
www.safeonline.it