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Il valore dell'informazione

Il valore di una corretta informazione ai cittadini: qual è la situazione nel nostro Paese per quanto riguarda la comunicazione e la divulgazione sulle tematiche scientifiche e soprattutto della salute?

La divulgazione e una corretta informazione scientifica, sono piuttosto carenti nel nostro Paese. Tale attività è limitata agli addetti al settore. I media, in particolare le trasmissioni televisive che sono i maggiori strumenti divulgativi, spesso si limitano ad aspetti eclatanti o particolari di questo o quel problema, soprattutto nel campo della ricerca e in specifico per ciò che attiene alla nuova frontiera della medicina: le cellule staminali.

Il documento Usa su “Stem Cells and the Future of Regenerative Medicine della National Academy of Science” del 2002 prevede che quasi la metà della popolazione degli Stati Uniti potrà giovarsi dell’uso di cellule staminali nel corso di malattie degenerative quali diabete, osteoporosi, i tumori, i morbi di Alzheimer e di Parkinson, varie forme di interruzione della trasmissione nervosa, le ustioni, i trapianti di organi e altre. I divieti alla sperimentazione con cellule soprannumerarie avrebbero inevitabilmente conseguenze negative, sia sulla ricerca di base sia sulle applicazioni terapeutiche, in aree in cui il nostro paese ha ottenuto, da sempre, risultati di grande rilievo. Non è pensabile che su temi così importanti possa essere delegata ad altri la responsabilità della sperimentazione per sfruttare poi a posteriori i risultati1. L'insufficienza di un dibattito serio, rigorosamente scientifico e privo di elementi emotivi (spesso sollecitati) ha caratterizzato l'appuntamento referendario per l'abolizione della legge 402 che ha comportato, come ricordato sopra, il divieto di sperimentazione con cellule soprannumerarie, e ha portato, di fatto, alla sua bocciatura per mancanza di numero legale. Per fini di parte (partitica e religiosa), che sconfinano nel settarismo, si è evitato di informare correttamente i cittadini sulla possibilità di aprire le nuove frontiere della medicina che si affacciavano all'orizzonte. Sono stati ipotizzati scenari oscuri come quelli della produzioni di "corpi umani di riserva" come donatori di organi per i trapianti alle persone affette da qualche patologia.

Spesso si confonde l'informazione con la pubblicità. Tale prassi è diffusa non solo in ambito sanitario ma si articola in tutti i settori interessati dalla comunicazione di massa. Esiste un problema di trasferimento del sapere scientifico che, quando c'è, si scontra con la difficoltà di accesso al sapere scientifico rispetto al sapere comune, che ha livelli diversi per l'età, la cultura, la scuola frequentata e gli eventuali interessi dei singoli soggetti.

Si possono correre i rischi di una eccessiva semplificazione con conseguente livellamento della qualità o, al contrario, di rendere difficile e complessa l'acquisizione di saperi oltre il proprio patrimonio culturale. A questo proposito alcune trasmissioni televisive, tipo Quark di Piero Angela, tentano, con successo, di rendere familiari alcuni concetti complessi. Purtroppo queste tipologie di trasmissione non sono diffuse e spesso relegate in orari non facilmente accessibili. Possiamo aggiungere che i musei scientifici nel nostro Paese non sono attrezzati, soprattutto nella modalità interattiva. Abbinare il gioco all'apprendimento rende più interessante l'argomento scientifico con un approccio didattico utilizzato nella scuola primaria. In Italia la commistione tra Scienza e Fede è stata, ed è, ancora molto forte. Le vicende dello scienziato Galileo Galilei sono ancora presenti nella nostra memoria. Le teorie evoluzionistiche di Darwin si scontrarono, e si scontrano, con le affermazioni creazionistiche della Chiesa, in particolare, con quella cattolica. Dallo Stato Pontificio non sarebbero mai partite le tre caravelle di Cristoforo Colombo.

Pierre Teilhard de Chardin, gesuita, geologo e paleontologo, tentò di limitare le interpretazioni troppo restrittive della Bibbia, ma ebbe l'ostracismo della Curia Romana che impedì la pubblicazione di alcuni suoi studi. Collocare l'aspetto religioso nella sfera dei convincimenti intimi delle persone è concetto non accettato dalle autorità religiose che tentano, si è visto proprio in occasione del referendum sulla legge 40 e della attuale discussione sul testamento biologico, di imporre la propria concezione del rapporto tra Scienza e Fede. Il sedimento culturale religioso ha prodotto la diffidenza, ancora oggi presente, per tutto ciò che è scienza e non a caso il nostro Paese non eccelle nella ricerca scientifica e nella diffusione del relativo sapere che rimane confinato in ambiti ristretti.

1 Accademia dei Lincei - Documento sulle staminali dell'Accademia dei Lincei, 22 aprile 2005.

2 Norme in materia di procreazione medicalmente assistita. Legge 40/2004.