Una presa in carico più precoce del paziente con lesione midollare e
del paziente con grave cerebrolesione favorisce il recupero della
massima autonomia e della massima partecipazione alla vita
sociale.
Dal 2001 Montecatone Rehabilitation
Institute ha modificato l’identità della
sua struttura grazie anche all’apertura
dei reparti di terapia intensiva e di subintensiva.
Si è così orientato verso una
presa in carico più precoce del paziente
con lesione midollare e del paziente con
grave cerebrolesione. Già in fase acuta
viene impostato il progetto di “riabilitazione
globale personalizzata” che mette
al centro dell’intervento riabilitativo la
persona affetta da disabilità teso al recupero
della massima autonomia e della
massima partecipazione alla vita sociale.
La nuova identità ha anche determinato
e favorito l’accoglienza di
pazienti sempre più gravi con lesioni
midollari “alte” C1-C3 o lesioni
neurologiche gravi che presentano
elevato rischio di dipendenza dal
respiratore automatico e che spesso
non raggiungono l’autonomia respiratoria.
La presa in carico di pazienti così
gravi richiede l’applicazione di una
serie di valutazioni clinico-strumentali
e terapeutiche volte a definire il
progetto riabilitativo personalizzato
che comporta la presenza di figure
professionali multispecialistiche in
area intensiva: anestesisti, fisiatri,
pneumologi, fisioterapisti.
Per i pazienti ventilati il progetto riabilitativo
è impostato in area intensiva e il
percorso si completa in subintensiva
con il trasferimento in altra struttura o
al proprio domicilio.
Percorso riabilitativo del paziente
ventilato
Presa in carico del gruppo
multidisciplinare
Valutazione del livello di lesione
Valutazione clinica
Valutazione emogasanalitica e
spirometrica
Protocolli di Svezzamento
Gestione della tosse assistita
Svezzamento dal respiratore → sì →
area acuti
Svezzamento dal respiratore → no →
trasferimento in sub intensiva (riunione
di equipe - riunione di progetto)
Trasferimento in struttura residenziale
Trasferimento domiciliare
Trasferimento Domiciliare
Richiesta ausili
Formazione familiari
Verifica barriere architettoniche
Dimissione
Percorso riabilitativo del paziente
ventilato - schema riassuntivo
Ingresso del paziente in terapia
intensiva
Presa in carico del gruppo
multidisciplinare
Valutazione livello di lesione
Valutazione clinica
Valutazione emogasanalitica e
spirometrica
Protocolli di svezzamento
Gestione della tosse assistita
Svezzamento dal respiratore
Svezzamento dal respiratore → sì →
area acuti
Svezzamento dal respiratore → no
→ trasferimento in sub intensiva
(riunione di equipe - riunione di
progetto)
Trasferimento in struttura residenziale
Oppure → trasferimento domiciliare
Richiesta ausili
Formazione familiari
Verifica barriere architettoniche
Dimissione
Lo schema che segue evidenzia i pazienti
dimessi al domicilio dal 2002 al 2008.
Ausili aggiuntivi richiesti solo in particolari condizioni:
Numero totale dei pazienti ricoverati a MRI tra 1/07/2001 e 30/06/08:
Numero totale dei pazienti dimessi da MRI tra 1/07/2001 e 30/06/08 entrati e/o transitati in area critica:
Numero totale dei pazienti gravi domiciliati con necessità di ventilazione meccanica nel periodo sopra segnalato:
In media trascorrono 4 mesi dalla
prima riunione di progetto con familiari
e personale coinvolto nella
gestione e programmazione del percorso
del paziente per avviare la
domiciliazione con segnalazione e
informazione del territorio e richiesta
degli ausili respiratori necessari al
paziente; tempi più lunghi si sono
verificati in caso di aumento del
tempo di svezzamento dal respiratore
automatico in soggetti che sembravano
mostrare risposte ai trattamenti
riabilitativi respiratori, poi falliti o, in
genere, in caso di complicanze cliniche
importanti durante il ricovero.
In media sono trascorsi 5 mesi dall’avvio
della domiciliazione per arrivare alla
dimissione, con tempi più brevi per i
pazienti domiciliati in Emilia Romagna.
La causa più frequente nel ritardo alla
domiciliazione è la necessità di sistemazione
del domicilio con eliminazione
delle barriere architettoniche ed in
secondo luogo la difficoltà nell'organizzare
l'accoglienza del territorio e la fornitura
degli ausili.
Altre cause, meno frequenti sono:
Il tempo di formazione si aggira comunque intorno ai 2 mesi (con una variabilità compresa tra 1 e 3 mesi). Nello stesso periodo 2002-2008 sono stati trasferiti in altra struttura 35 pazienti ventilati (24 pazienti Mielolesi e 11 Cerebrolesi).
Non è stata possibile la domiciliazione per:
Risultati della domiciliazione nei
gravissimi
Dei 15 pazienti gravissimi 8 sono
deceduti presso il proprio domicilio;
la media di sopravvivenza è stata di
anni 1,8. Sette pazienti sono tuttora
viventi e la media di sopravvivenza è
di anni 3,7.