Premio Sapio per la ricerca italiana 2010

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Premio Sapio per la Ricerca Italiana: torna l'appuntamento annuale dedicato alla Ricerca

L’edizione 2010 si occupa di innovazione e sviluppo economico, innovazione ed energia, nuove tecnologie e salute; si vuole quindi “dimostrare”, attraverso esempi concreti di buone pratiche ed esperienze di successo nel nostro Paese, che l’innovazione rappresenta una strada inderogabile per uscire dalla crisi.
Quest’anno verranno assegnati 4 premi Junior e 1 Premio Industria.





La ricerca scientifica è strettamente legata alla vita economica, politica e sociale, elemento propulsore significativo per lo sviluppo di un Paese. Le tecnologie d’avanguardia, la qualità dei sistemi produttivi, sono un effetto della ricerca e della sperimentazione. Il Premio Sapio per la Ricerca Italiana è giunto alla sua 12ª edizione, e continua nel suo obiettivo di dare impulso alla Ricerca, di sviluppare nuovi contenuti e individuare nuove traiettorie, di valorizzare l’innovazione nell’ambito scientifico, offrendo l’opportunità a studiosi e ricercatori di tradurre le proprie intuizioni in progetti significativi e in applicazioni concrete. Di sensibilizzare i cittadini, il mondo politico, imprenditoriale e accademico sull’importanza che la ricerca e l’innovazione rivestono per la competitività del Sistema Italia e per la qualità della nostra vita.

La crisi economica ha messo in discussione i vecchi modelli e impone di trovarne di nuovi, altrimenti il nostro Paese rischia di perdere credibilità e forza per affrontare il futuro. Occorre un cambiamento che coinvolga tutti i settori e tutti gli ambiti: la scuola, l’università, il mondo imprenditoriale, le istituzioni, il mondo del lavoro, il sociale. Occorre dare ai giovani motivi per impegnarsi, per mettersi in gioco in campi nuovi, senza paura del domani, ma anzi con entusiasmo e passione. Entusiasmo e passione che oggi si stanno spegnendo, all’interno di un Paese che sembra aver perduto forza e capacità di “creare”.

Le esperienze di qualità, innovazione, voglia di fare, capacità di cambiare e adeguarsi ai nuovi scenari che stanno emergendo, ci sono e devono servire da esempio per tutti, per avviare una inversione di tendenza oramai necessaria. Questo il punto di partenza del Premio Sapio 2010, che vuole contribuire a richiamare tutti alle proprie responsabilità, ognuno per il proprio ruolo e funzione, e presentare le esperienze dalle quali trarre spunto ed esempio. Al termine del tour scientifico, l’attesissima Cerimonia finale, in cui vengono assegnati i Premi, riservati a rilevanti contributi, anche interdisciplinari, per l’avanzamento della ricerca in campo tecnico-scientifico e socioeconomico. Anche quest’anno sono due le categorie di premi previsti: Premi Junior, a giovani ricercatori italiani che si sono distinti nell’ambito della ricerca nel nostro Paese e il Premio Industria, da assegnare a un ricercatore impegnato nella ricerca applicata.

La novità di questa edizione è che verranno assegnati 4 Premi Junior: è stato cioè aggiunto un Premio territoriale che vuole valorizzare l’impegno in ricerca e innovazione delle diverse aree del nostro Paese, quindi gli studiosi, i ricercatori, le aziende che portano sviluppo e contribuiscono alla crescita economica in diverse zone dell’Italia; quest’anno si parte dalla Brianza e verrà quindi assegnato il PREMIO TERRITORIALE BRIANZA. L’edizione 2010 del Premio si articola in tre Giornate di Studio, per cercare di individuare quali sono le modalità da attuare per far sì che il concetto di innovazione entri a far parte del modo di pensare e di agire in tutti i settori, a partire dalla scuola e dalla formazione, dal mondo produttivo, dai servizi ai cittadini.


Alberto Dossi, Presidente del Gruppo Sapio, durante la sua relazione alla prima Giornata di Studio del Premio Sapio 2010 22 ottobre, Monza, Villa Reale.

Giornata di Studio “Quale modello per costruire una cultura dell’innovazione?” 22 ottobre 2010 - Monza, Villa Reale, Comune di Monza
Realizzata con la preziosa collaborazione del Comune di Monza e con il pieno sostegno di Confindustria Monza e Brianza e Provincia di Monza e Brianza. La Giornata di Studio si è posta l’obiettivo di indagare lo stretto rapporto tra innovazione e sviluppo economico. Investire nell’innovazione rappresenta, infatti, una delle strade più efficaci per uscire da una situazione di bassa crescita economica ormai endemica nel nostro Paese.

La Giornata, inoltre, ha voluto segnalare esempi concreti di aziende che hanno al loro attivo storie di successo sui mercati internazionali, derivate dall’applicazione dell’innovazione, presentando le eccellenze nel campo della ricerca applicata e delle nuove tecnologie.


Giornata di Studio “Ripensare l’energia: un elemento qualificante per la competitività del Paese”
24 novembre 2010 - Pisa, Scuola Normale Superiore, Palazzo della Carovana
Realizzata in collaborazione con IIT@NEST Center for Nanotechnology Innovation della Scuola Normale Superiore di Pisa. La Giornata di Studio vuole tracciare una mappa concreta e puntuale delle esperienze di innovazione sul fronte energia e nuove tecnologie, per capire in quale direzione occorre andare, per mettere a confronto nuove soluzioni, in un settore decisivo per l’economia, ma anche per la qualità della vita e la sostenibilità ambientale.

Nello specifico vuole mettere a confronto le soluzioni di produzione energetica che oggi si prospettano nel nostro Paese, per diminuire la dipendenza dalle fonti fossili; indagare il contributo di nuovi sistemi di energia alternativa; analizzare il ruolo delle nanotecnologie nello sviluppo di sistemi innovativi e più efficienti, sia nel fotovoltaico che nello stoccaggio dell’idrogeno; mettere in luce le potenzialità e le problematiche insite nell’utilizzo del nucleare.


Giornata di Studio “L’innovazione a tutela della salute”
1 dicembre 2010 - Roma, Regione Lazio, Palazzo della Giunta

La Giornata di Studio vuole focalizzare l’attenzione sulle possibilità di applicazione del concetto di innovazione in un settore decisivo per il futuro del nostro Paese, quale quello della salute e del sociale. Vuole indagare come l’utilizzo di tecnologie d’avanguardia, l’innovazione (come lo screening) e l’aumento degli standards qualitativi possano contribuire a diminuire sprechi e livelli di costo.

Come sia possibile sviluppare le capacità di governance dei processi assistenziali, qualificare il controllo e la gestione dei rischi, abbattere gli sprechi e al contempo garantire tutela e assistenza di elevata qualità ai pazienti.