Questa rivista ha appena compiuto 10
anni. Risale infatti al 2000 il numero
“0” di “D.A.”, dedicato al Giubileo e
ricco di tanti autorevoli contributi. Fa
una certa impressione, per chi ci lavora
da così tanto tempo…
Perché questa
pubblicazione non si è mai fermata,
anzi è andata avanti di anno in anno,
cambiando, modificandosi con l’evoluzione
del dibattito scientifico, dando
spazio di volta in volta a temi di stretta
attualità.
Siamo partiti dal concetto di limite e
di diversa-abilità: tanti numeri sono
stati dedicati al mondo della disabilità
e questo ci ha dato grande soddisfazione,
perché ci ha consentito di conoscere
realtà straordinarie, persone speciali
che hanno insegnato a noi e ai nostri
lettori che la diversità può essere una
risorsa, anziché un ostacolo o un peso.
Con loro abbiamo fatto un lungo e
bellissimo percorso che ci ha portati
al cambiamento. Abbiamo sentito il
dovere di affrontare anche dalle nostre
pagine la crisi economica che ha
coinvolto il nostro Paese, allargando
il concetto di “limite” per affrontare
un tema che aveva allora bisogno di
una attenzione fortissima e che continua
ad averne oggi, ancora di più.
Ci
riferiamo alla ricerca scientifica, punto
cardine per lo sviluppo di ogni Paese,
elemento fondamentale per superare
la crisi, base di appoggio dell’innovazione.
Abbiamo sentito il dovere di contribuire
a sostenere la ricerca, a dire con forza
quanto sia importante promuoverla e
incentivarla.
“D.A.” è cambiata per dare spazio a
tanti contributi di ricercatori, studiosi,
docenti, amministratori, tante persone
che si impegnano per far crescere questo
Paese, che dedicano la loro vita a creare
soluzioni, a proporre strumenti di crescita,
in diversi ambiti, dall’ambiente,
alla salute, al sociale, ecc…
Così, la rivista è diventata cassa di risonanza
del Premio Sapio per la Ricerca
Italiana, un evento scientifico che si
ripete da 12 anni e che rappresenta un
esempio di come sia possibile mettere
insieme le forze, per spingere la ricerca,
per darle respiro e visibilità.
Tanti i giovani ricercatori che in questi
anni sono stati premiati per il valore
delle loro ricerche e che hanno avuto
la possibilità di far conoscere e apprezzare
il loro lavoro.
“D.A.” grazie al Premio raccoglie anche
i contributi di coloro che hanno partecipato
alle Giornate di Studio delle
diverse edizioni del Premio Sapio,
perché il dibattito continui, perché si
creino opportunità di incontro, di collaborazione,
per raggiungere obiettivi
comuni.
Questo numero contiene il contributo
di Alessandro Cannavale e Giuseppe
Gigli, dell’Istituto Italiano di Tecnologia
- Center for Biomolecular Nanotechnologies
dell’Università di Lecce
sulla sfida delle nanotecnologie per
le energie rinnovabili; Girolamo Di
Francia, dell’ENEA CR-Portici approfondisce
l’impatto delle politiche energetiche
sulla salute dell’uomo. Renato
Balduzzi, Presidente Agenas - Agenzia
nazionale per i servizi sanitari regionali
ci aiuta a comprendere il valore di innovazione
e ricerca scientifica in ambito
sanitario, mentre Massimiliano Beccaria
ci parla di assistenza domiciliare respiratoria
ad alta intensità.
Questi e molti altri gli articoli contenuti
in questo numero, che apre l’undicesimo
anno di vita di “D.A.”.
Un percorso che continua e che
vorremmo continuasse insieme a Voi.
Buona lettura!