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Sono davvero medaglie speciali quelle conquistate dagli atleti disabili italiani, alle quali si aggiungeranno le tante che sicuramente porteranno a casa dalle Paraolimpiadi che si svolgeranno ad Atene nel 2004. Speciali perché testimoniano quali traguardi sia possibile raggiungere quando si mettono in campo le proprie qualità, diverse e uniche.
In questa sezione parliamo di sport, presentando storie di persone che non si sono fermate di fronte al limite, che l’hanno affrontato e superato, misurandosi in esperienze particolari, capaci di arricchirle e farle crescere. Un esempio per tutti noi, spesso timorosi di confrontarci con i nostri limiti, che ci sembrano insormontabili e che invece non aspettano altro che di essere abbattuti.
Medaglie speciali
Dal 17 al 28 settembre 2004 si svolgeranno ad Atene i Giochi Paraolimpici. Il 2003, in vista di questo importante evento, è stato ricchissimo di appuntamenti agonistici validi per la qualificazione: 7.000 Atleti con ritardo mentale provenienti da 160 Paesi hanno gareggiato in Irlanda in 18 diverse discipline sportive riportando 23 ori, 21 argenti e 10 bronzi. Le Nazionali italiane delle circa 30 discipline sportive curate dalla Federazione Italiana Sport Disabili si sono distinte in tutto il mondo conquistando decine di medaglie. Ma un altro successo è stato ottenuto: una nuova normativa introduce agevolazioni per gli atleti disabili per un più facile accesso allo sport e l’attribuzione di pari dignità degli atleti paraolimpici, cui sono riconosciuti premi economici equipollenti a quelli previsti per gli atleti olimpici. Un passo importante verso una nuova cultura.
Di Alessia Ferri – Ufficio stampa Federazione Italiana Sport Disabili
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SportABILI: un sogno diventato realtà
L’iniziativa è nata sull’esempio di alcune strutture già operanti con grande successo negli Stati Uniti, ed è stata impostata secondo i principi della solidarietà, della ricerca e del potenziamento delle autonome capacità del disabile. Chiunque passi a Predazzo, in Val di Fiemme viene coinvolto nella cultura e nello spirito di SportABILI: normalità, non assistenzialismo, non pietismo, ma coinvolgimento vero, nell’affrontare con entusiasmo una pista da sci, le seggiovie, il cavallo, la parete di roccia e le rapide del fiume.
La pratica sportiva diventa quindi un modo per riappropriarsi della fiducia in se stessi,
cioè di quella molla che ci permette di stare fra gli altri e di essere parte attiva della comunità, più o meno sensibile, di cui tutti noi siamo una componente.
Di Paola Paluselli - SportAbili
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Sott’acqua… liberi di volare
Sport, amicizia, divertimento. Per superare paure e pregiudizi, per acquisire sicurezza e autonomia. Questo vale per tutti, ma quando lo sport in questione è l’attività subacquea e chi lo pratica sono persone con disabilità motorie, allora la cosa si fa interessante. HSA International è un’agenzia di formazione che ha tra i suoi obiettivi quello di mettere gomito a gomito, con lo spirito di chi si diverte, le persone che hanno disabilità fisiche con persone normodotate nel nuoto, nella subacquea e nelle attività acquatiche in generale. Si tratta di una esperienza unica e particolare, da affrontare con volontà ed entusiasmo, grazie al supporto di strutture specializzate che lavorano per creare opportunità, per abbattere barriere, per consentire a tutti di vincere sfide che possono sembrare impossibili.
Di Claudio Antoci - Resp. Comunicazioni HSA Italia/NADD Europe
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