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Il “linguaggio” è un complesso sistema di segni, composto solo in minima parte di parole. E’ un mondo oscuro dentro cui tutti dobbiamo muoverci senza l’ansia di comprendere e riconoscere, ma con la disponibilità a stupirci di fronte ai sentimenti generati dalla sua diversità.
In questi laboratori e spettacoli, le azioni, gli oggetti, le persone appaiono dall’indefinito, scorrono senza la necessità di un senso che svolga il labirinto dei pensieri, tentano di restituire l’immagine di una lingua differente. Il “sorriso” che ognuno di questi attori ha dentro di se, appartiene ad una lingua sconosciuta: la realtà del teatro, cruda e visionaria insieme, li svincola dalle abitudini etiche e sociali e li trasforma in note di poesia che fanno risuonare la “semplice eleganza” dell’esistere.

Il linguaggio poetico che questi ragazzi possiedono, ma che spesso non riescono ad esprimere, è la loro forza, il punto fermo sul quale costruire un percorso artistico. Il percorso che insieme abbiamo scelto, ci ha portati ad utilizzare il linguaggio in tutte le sue forme: le immagini, il suono collocato in sequenze ampie e dilatate, il corpo, frammenti d’idee, con l’intento di mettere in relazione queste forme e raggiungere l’obiettivo della poesia.
Abbiamo avuto la necessità di toccare argomenti presenti nel nostro vivere quotidiano e di riconoscerci in questi trovando un punto che ci potesse unificare. L’arte di descrivere l’uomo in tutte le sue azioni, è il punto dal quale siamo partiti. In questi lavori non c’è una trama, uno sviluppo narrativo rigoroso e riepilogabile. Quel che vi compare sono i sentimenti, i desideri, le emozioni, le relazioni con gli uomini e con le cose, insomma l’anima degli attori protagonisti.

I destinatari del progetto Teatro&Handicap sono le persone diversamente abili, le famiglie, gli insegnanti, gli educatori, gli artisti, gli operatori sociali.
L’obiettivo è quello di dare un’espressione nuova al disagio sociale, allontanandosi dagli stereotipi, diffondendo il linguaggio teatrale nel coinvolgimento di diversi gruppi sociali.

Il Progetto T&H è nato nel 1996 a Montebelluna (TV), in collaborazione con USL 8 e Ass. Dimensione Cultura. Diverse sono state le produzioni: Tempesta (‘96), tratto da “La tempesta” di W. Shakespeare; Gelsomina (’97), tratto da “La Strada” di Fellini.
Parte del gruppo formato in quegli anni partecipa tutt’oggi alle attività di laboratorio e alla produzione di spettacoli.


Ad oggi il Progetto T&H è attivo in diverse realtà coinvolgendo strutture pubbliche e private:

- Due laboratori per disabili ed operatori sostenuti e finanziati dalla Ulss9 Treviso. La collaborazione con l’USL 9 ha avuto inizio nel 1997 in occasione del convegno ‘Cavallo, castello…i cinesi, giraffa’, rivolto in particolare agli operatori, alle famiglie e ai volontari sul tema della creatività. Il convegno prevedeva il loro coinvolgimento in attività pratiche di laboratorio (pittura, teatro, espressione corporea), nella visione di uno spettacolo teatrale (La tempesta, allestito da Mirko Artuso) e nella visione di un film (Oltre il giardino); il convegno chiudeva con il contro convegno gestito dai ragazzi stessi.
Dal 1997, la buona collaborazione ha portato l’USL 9 a sostenere il progetto studiando una convenzione triennale (2001-2003) che garantisce la continuità e permette una progettualità più articolata. Nel 2001 è stato attivato un laboratorio di danza ed espressione corporea.
Attualmente le strutture coinvolte sono tredici (sia servizi pubblici che del privato sociale), 22 operatori e 45 disabili.

- Laboratorio per disabili e operatori, Anffas Riviera del Brenta- la Piccionaia, I Carrara teatro stabile d’innovazione, finanziato dall’amministrazione pubblica del comune di Mira (VE). È stata firmata una convenzione triennale che garantisce il finanziamento del progetto fino al 2005. Inoltre da quest’anno il laboratorio vede lavorare insieme due gruppi (quello di Mira con il gruppo storico che collabora con M. Artuso dal 1996). Il laboratorio è teso allo studio e alla ricerca per la prossima produzione che debutterà nel 2005. Questa compagnia ha già sviluppato una buona esperienza teatrale, attualmente è presente nei teatri con lo spettacolo “Un’Odissea”.

- Laboratorio per disabili presso la struttura riabilitativa privata Arep di Villorba (TV), attivo da 3 anni. Il progetto si è sviluppato dando vita ad un programma per i prossimi due anni che vede collaborare insieme il laboratorio teatrale con quelli di musica e arte visiva.
Il progetto allargato ha già dato vita ad uno spettacolo teatrale Prezzemolo & Finocchio (giugno 2002).

- Laboratorio per bambini disabili Centro di neuropsichiatria infantile ASL 4 , Torino.

- Nell’ottobre 2003 è iniziato un nuovo laboratorio in collaborazione con il Centro Servizi per il Volontariato della città di Ferrara, che coinvolgerà i centri diurni per persone disabili della USL della città.

- Nel mese di novembre ha avuto inizio un laboratorio in collaborazione con l’Associazione Armunia di Castiglioncello (Livorno). Il laboratorio, condotto da Mirko Artuso ed Enzo Toma, porterà alla presentazione del lavoro nel mese di maggio ’04.


Spettacoli attualmente distribuiti


I MAGNIFICI QUATTRO (1999)
Lo spettacolo è frutto di una serie di interviste biografiche realizzate nel corso dei laboratori, delle tournée e degli incontri pubblici con gli attori del progetto T&H.

UN’ODISSEA (2001)
“Qualcuno racconta che Ulisse, ormai molto vecchio, sul suo letto di morte e un istante prima di chiudere gli occhi per sempre, ebbe l'ultimo dono dagli dei, che lo amarono molto più di quanto sono soliti fare. E il regalo fu vedere, in quell’istante tutta la sua vita, e le persone che quella vita segnarono.”

PREZZEMOLO & FINOCCHIO (2002)
Lo spettacolo tratto da Le avventure di Pinocchio di Collodi. Fin dal titolo, quindi, la reinterpretazione della favola di Pinocchio è palese: né dolce, né rassicurante. Al contrario, i suoi personaggi sono spesso inquietanti, estremisti, accomunati dal desiderio di provocare il protagonista fino all'esasperazione. Ma la soluzione liberatoria per chiunque resta sempre l'ironia, la capacità di non prendersi mai sul serio, che traspare nei suoni e nei gesti, commoventi e reali.


In fase di studio:

ROMEO AMA GIULIETTA, tratto dalla storia di Romeo e Giulietta. Attualmente la compagnia è in fase di ricerca e approfondimento in vista della produzione prevista per il 2005.

I Magnifici Quattro

regia
Mirko Artuso

con
Simone Basso, Sergio Bordin,
Andreina Bori, Marco Tramontana


composizione ed esecutore musiche originali per pianoforte
Andrea Cipriani
Dalle biografie degli attori nasce uno spettacolo comico – surreale, vicino alla testimonianza.
Si voleva far ridere, invece attori e regista si sono trovati a ridere mentre il lavoro cresceva. In scena, quattro fratelli si incontrano, come tutti gli anni, il primo giorno di primavera.

L’inizio della storia è il loro incontro per un’occasione: l’eredità di un giardino di cui prendersi cura. Con piglio leggero e brillante, senza rinunciare a qualche momento di malinconia, si costruisce un equilibrio fondamentale alla comicità che vive e si nutre di contrasti, equivoci a volte surreali.

I Magnifici Quattro è frutto di una serie di interviste biografiche realizzate nel corso dei laboratori, della tournée e degli incontri pubblici con gli attori del progetto Teatro&Handicap.


I Magnifici Quattro è lo spettacolo emblema del Progetto Teatro&Handicap coordinato da Mirko Artuso.
Gli attori hanno una esperienza profonda di collaborazione con il regista, iniziata nel 1995.
Lo spettacolo prodotto in collaborazione con Bel.Teatro di Padova viene rappresentato sui palcoscenici nazionali dal 1999.

Un’odissea

con
Luca Bassanello, Sandro Andreato, Martina Turio, Giuliano Rossato, Davide Favorido, Giorgio Dal Corso, Zeudi Terrin, Andreina Bori,
Miriam Sech,
Valeria Nardi, Alida De Vecchi

assistenti di scena Lucia Braga, Cinzia Rupp

organizzazione
Alessandra Cavallin

disegno luci
Andrea Patron

service tecnico
Pro service – Leonardo Benetollo

drammaturgia
Francesco Niccolini

ideazione allestimento e regia
Mirko Artuso
Lo spettacolo fa parte del progetto ‘T&H progetti teatrali tra disagio e sociale’ nato in collaborazione con l’Anffas - Riviera del Brenta e la Piccionaia – I Carrara, Teatro stabile d’innovazione del Veneto. La ricerca sviluppata dalla compagnia sui territori della memoria personale, ha ispirato l’elaborazione del testo epico dell’Odissea da parte di Francesco Niccolini. La messa in scena, ideata da Mirko Artuso, si fonda sulla rievocazione dei personaggi che hanno accompagnato e atteso Ulisse nella sua originale vita. I ricordi che vorremmo dimenticare, lasciare andare alla deriva, abbandonare per sempre, e altri che desideriamo invece ritrovare nella risacca dell'andare e venire delle onde, sono il filo conduttore dello spettacolo, caratteristica dei personaggi che lo animano.

Qualcuno racconta che Ulisse, ormai molto vecchio, ormai sul suo letto di morte ed un istante prima di chiudere gli occhi per sempre, ebbe l'ultimo dono dagli dei che lo amarono molto più di quanto sono soliti fare.
E il regalo fu vedere, in quell'istante, tutta la sua vita, e le persone che quella vita segnarono.
Se le vide tutte intorno e queste parlarono: furono loro, questa volta, a raccontare cosa gli era rimasto, di quell'uomo straordinario... Così, lui, immobile, le sentì parlare, una a una.
Sono voci potenti e antiche, allenate a battere il tamburo, adatte per dire senza interpretare.

Sono voci che finalmente trovano nel Teatro il luogo in cui farsi ascoltare.
Tutte queste voci e i corpi che le producono, ma anche le stesse voci e i corpi di chi dedica a loro gran parte della propria esistenza, raccontano, insieme, un’odissea che ha molto di proprio, di personale.


Informazioni:
direzione organizzativa - Alessandra Cavallin
direzione artistica - Mirko Artuso
e-mail: teatridicarta@libero.it
telefono: 340.3504553

 

 
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Mirko Artuso
ideatore e direttore artistico del Progetto Teatro&Handicap
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