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La capitale del gotico è l’unica città italiana con guide turistiche per sordi.

Questo segmento del turismo non è molto sviluppato in Italia e, d’ora in avanti, la città di Siena si propone come un esempio da imitare.
Il turismo per i diversamente abili è ancora molto arretrato in Italia e nessun’altra città prima di Siena ha realizzato un progetto completo per offrire ai sordi un percorso con depliant e soprattutto guide specializzate. D’ora in avanti la città di Siena si propone come un esempio da imitare. Il 3 febbraio 2004, 17 guide turistiche dell’A.G.T. (Associazione Guide Turistiche di Siena e Provincia) hanno iniziato un corso di 11 lezioni dove hanno imparato come rapportarsi con i turisti sordi. Il corso è stato tenuto dalla psicologa Valentina Bruchi e dall’esperta di comunicazione Maria Tagarelli De Monte. Fra le materie di studio ci sono state nozioni sulla lingua dei segni, il vissuto emotivo dei non udenti, la loro storia, la loro cultura, la psicologia e le specificità del comportamento turistico dei sordi.

I sordi amano socializzare, preferiscono la concretezza alla concettualizzazione, hanno un grande senso dell’umorismo e vivono il viaggio come un’opportunità conviviale.
I loro interessi e i loro tempi sono diversi da quelli dei normoudenti e le guide hanno dovuto imparare a modificare posture e luoghi di sosta e persino l’arte della sintesi in modo da facilitare la traduzione da parte dell’interprete nella lingua dei segni.

Diventa importante scegliere luoghi di sosta tranquilli e spiegare i monumenti con le spalle alle opere, ponendosi davanti ai non udenti in modo che l’attenzione sia focalizzata sulle labbra delle guide e insieme sulle opere descritte. Le guide avranno comunque sempre bisogno di un interprete che parli la lingua dei segni, un linguaggio che, contrariamente a quanto crede la maggior parte delle persone, non è internazionale ma anzi si arricchisce di elementi di gergo regionale ed è diverso da nazione a nazione. Il 21 aprile 2005 l’Assessore al Turismo Donatella Cinelli Colombini ha consegnato gli attestati alle 17 guide turistiche dell’A.G.T. che hanno seguito le lezioni.

Successivamente è stato studiato un percorso turistico per i sordi che racconta la loro storia a Siena. E’ nato il depliant e l’itinerario “Siena in Lingua dei Segni”. “Si tratta di qualcosa di inedito e di diverso rispetto ai soliti itinerari, perché connesso ai bisogni, ai tempi e ai valori specifici dei sordi” afferma l’Assessore al Turismo del Comune di Siena Donatella Cinelli Colombini.

Il depliant “Siena in Lingua dei Segni” è stato presentato il 9 settembre 2004, nell’ambito del Convegno conclusivo del progetto “Turismo a Siena per non udenti”.



Il depliant, che è più colorato e con testi più brevi di quelli tradizionalmente realizzati dall’Assessorato al Turismo, costituisce una svolta nelle proposte turistiche per utenti disabili. Non si tratta quindi del consueto tour di Siena adattato ai non-udenti, ma di un itinerario che entrerà nella “Città dei sordi”, la zona così chiamata dai senesi per la presenza elevata di studenti sordi:
S. Agostino, la Casa Lavoro delle Sordomute Adulte, l’Istituto Tommaso Pendola. Il percorso proseguirà alla scoperta della Cattedrale, di Piazza del Campo e dell’Orto dei Pecci, ripercorrendo “tracce” storico - culturali che i sordi hanno lasciato in città: gli affreschi del Pinturicchio, pittore sordo, il Palio del 2 luglio del 1970 dipinto del pittore sordo Carlo Semplici, il ritratto di San Francesco di Sales, patrono dei sordomuti, i ricami delle sordomute adulte, il busto di Padre Tommaso Pendola, che nel 1828 fondò l’Istituto Pendola per accogliere ed educare i bambini sordi.

Il convegno ha visto la presenza, tra i relatori, di Marcella Bagnasco, Presidente ANGT – Associazione Nazionale Guide Turistiche – che ha spiegato il Turismo Italiano per i disabili: “L’esperienza quotidiana di lavoro delle guide turistiche italiane ha portato a riflettere spesso sul turismo per i disabili. Molto è stato fatto da più parti… ma moltissimo è ancora da fare. Iniziative come quella del Comune di Siena sono perciò accolte da noi con molto favore ed apprezzamento, nella speranza che altri seguano questo esempio”.

Il Presidente ENS Sezione Provinciale di Siena, Gianni Luciano, ha ribadito l’importanza di questa iniziativa, completamente diretta ai sordi e realizzata in stretta collaborazione con loro: “Questo è il primo convegno che viene organizzato per inaugurare un’iniziativa culturale e turistica indirizzata ai sordi”.

Roberto Morrocchi, Presidente dell’Istituto Pendola, ha invece sottolineato l’importanza storico educativo che l’omonimo Istituto ha avuto per la città, ripercorrendone la storia e le fasi di sviluppo. Valentina Bruchi, psicologa e interprete L.I.S., che ha redatto il depliant insieme ad un’esperta di comunicazione, Maria Tagarelli De Monte, è intervenuta dicendo: “Il nostro Progetto non ha avuto come obiettivo solo la creazione di un percorso turistico studiato ad hoc per i sordi, ma anche e soprattutto la valorizzazione di un patrimonio culturale ed umano che altrimenti sarebbe risultato invisibile agli occhi della maggioranza dei cittadini: l’abbattimento delle barriere significa non dimenticare quelle della comunicazione. La formazione specifica delle guide parte da questo presupposto e crea un filo comune tra i linguaggi di tutto il mondo, non ultima la lingua dei segni”.

Il Progetto “Turismo a Siena per non udenti” ha trovato un valido appoggio nell’Ente Nazionale Sordomuti di Siena, nel AGT - Associazione Guide Turistiche di Siena e Provincia - nell’Istituto Pendola e nelle Istituzioni interessate: il Museo dell’Opera Metropolitana, il Complesso Museale del Santa Maria della Scala, la Cooperativa La Proposta, l’Istituto Tommaso Pendola, l’Ente Nazionale Sordomuti Sez. prov. le di Siena e quello di Roma, la Casa Lavoro per Sordomute Adulte, la Soc. Coop. R.L. Siena Viva che hanno risposto con spirito generoso e attento alla proposta del Comune.

Il progetto “Turismo per non udenti” è stato realizzato dall’Assessorato al Turismo del Comune di Siena grazie al contributo della Fondazione Monte dei Paschi di Siena.

 
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A cura di:
Assessorato al Turismo - Comune di Siena
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