Grazie al contributo ricevuto dalla Regione Lombardia nell’ambito dei finanziamenti previsti dalla Legge 388/2000 art. 81 “Iniziative per soggetti con grave handicap privi dell’assistenza dei familiari”, C.E.Re.S. ha potuto ristrutturare un immobile di 190 mq, in via Rovere n. 4, a Segrate, con vincolo di destinazione d’uso a favore di un servizio residenziale rivolto a persone disabili.
La realizzazione di questa nuova unità abitativa è prevista dalla citata legge nell’ambito delle risorse del Fondo Nazionale per le Politiche Sociali in applicazione della legge 8/11/2000n. 328 e dell’art. 4, commi 4 e 5, della l.r. n. 23 del 6/12/99 (rif. 1° Suppl. Straord. B.U.R.L. n. 51 del 18/12/2003); il servizio non è specificatamente sottoposto alle norme sull’autorizzazione al funzionamento e sull’accreditamento in quanto trattasi di “residenzialità alternativa”.
Il servizio è rivolto a soggetti disabili con limitazioni intellettive che non hanno, o in prospettiva non avranno più l’assistenza dei familiari.
L’immobile, disponibile ad accogliere gli ospiti da fine marzo 2005, è totalmente privo di barriere architettoniche e si sviluppa su 3 livelli tutti internamente raggiungibili da un ascensore (idoneo anche per le persone con carrozzina).
La collocazione della struttura si configura di grande interesse: è inserita in un quartiere (il Villaggio Ambrosiano) all’interno del quale la viabilità e gli insediamenti civili principali (negozi, trasporti, la parrocchia, ecc.) facilitano l’integrazione fra persone (per es. le vie sono percorribili anche a piedi, le distanze fra i luoghi di aggregazione sono ridotte e accettabili sotto il profilo dei tempi di percorrenza, i mezzi di collegamento con l’hinterland milanese, ma soprattutto con la città di Milano, sono a non più di duecento metri dalla sede – fermata ATM).
La struttura è dotata di tutti gli accorgimenti tecnici previsti dalla legge atti a consentire all’ospite, anche in carrozzina, facilità d’accesso e d’utilizzo degli spazi ambientali.
A disposizione degli ospiti c’è anche un ampio giardino, ideale per alcune attività di animazione all’aperto e per gli spazi di manovra dei mezzi di trasporto attrezzati.
Educatori professionali ed Operatori ausiliari socio assistenziali formuleranno piani psicosociali individualizzati rivolti a sei persone disabili in un contesto residenziale caratterizzato da attività interne di sviluppo delle competenze e delle autonomie personali nonché da iniziative esterne di socializzazione ed integrazione con il territorio.
Caratteristiche del servizio
Il servizio residenziale progettato avrà un funzionamento permanente nell’arco delle 24 ore, per l’intera settimana e per tutto l’anno.
Al suo interno si condurrà un’esperienza di vita comunitaria, in un ambiente effettivamente ricco e in grado di consentire legami affettivi duraturi.
Le attività avranno prevalentemente lo scopo di offrire quotidianamente agli ospiti stimoli a maturare in senso psicologico, relazionale e sociale sia all’interno del nucleo comunitario che all’esterno.
L’assistenza, l’animazione, gli interventi d'orientamento educativo, l’organizzazione della quotidianità, la gestione delle autonomie, il loro sviluppo, il supporto alla persona e molto altro ancora costituiranno aspetti e sfumature dell’operare in modo strutturato per un progetto di vita pensato per l’individuo, insieme all’individuo.
L’organico necessario al servizio residenziale è il seguente:
• 1 psicologa consulente per l’analisi dei casi e per la programmazione dei progetti di intervento educativo.
• 1 coordinatore, nominato dall’As sociazione tra il personale con competenze educative, già operante nella Comunità di via dell’Olmo, responsabile dell’organizzazione, della programmazione, della verifica e del controllo delle attività promosse nel servizio.
• 2 educatori con il compito di dare concreta attuazione ai progetti di orientamento educativo, stabiliti dalla psicologa per ciascun ospite; partecipano altresì con il responsabile ai momenti di progettazione delle attività e della loro verifica.
• 2 ausiliari socio assistenziali che si occupano dei servizi generali quali lavanderia, stireria, pulizie generali, cucina, etc.
Esperienza di CEReS nella gestione di servizi alla persona
L’Associazione in questi ultimi vent'anni d'attività ha perseguito gli scopi statutari di tutela delle persone disabili, sviluppando competenze e professionalità nel settore dei servizi socio educativi e residenziali.
L’Ente gestisce presso la propria sede di via dell’Olmo n. 32 a Segrate:
• dal 1984 un Centro Socio Educativo per 13 persone disabili (attualmente iscritte sono 11), accreditato dalla Regione Lombardia.
• dal 1995 una comunità alloggio per otto persone disabili (sei provenienti da Milano, una da Omegna e una da Villa Cortese).
Ha inoltre ottenuto contributi per i seguenti progetti:
• Idrochinesi Terapia in acqua per 1 persona disabile della Comunità Alloggio.
• Intervento di socializzazione con il territorio per 1 persona disabile in Liscate (MI).
• Progetto di accompagnamento alla residenzialità per 7 persone disabili utenti del Centro Socio Educativo.
• Progetti di accompagnamento alla residenzialità e di sollievo per alcuni ospiti del CSE.
• Progetto: “Auto Mutuo Aiuto ed Handicap: percorsi di solidarietà famigliare” - Realizzazione di un gruppo di auto mutuo aiuto sul territorio, sul tema della disabilità.
Iter d’inserimento nel servizio
1) La famiglia/il tutore/la persona di riferimento deve rivolgersi ai Servizi sociali territorialmente competenti (es. Comune di residenza) per la richiesta relativa alla prestazione del servizio.
2) La richiesta viene successivamente inoltrata alla Segreteria sociale del CEReS dai Servizi sociali.
3) Segue un colloquio tra lo Psicologo del CEReS, la famiglia/il tutore/la persona di riferimento e l'utente per una prima valutazione nella quale viene offerto un servizio di accoglienza, un primo orientamento e, se richiesto, una consulenza psicologica.
4) Sulla base dei dati raccolti lo Psicologo compila una relazione (indirizzata all'Assistente Sociale) nella quale esprime una prima valutazione d'idoneità del servizio rispetto al caso.
5) Segue quindi un incontro con la famiglia/il tutore/la persona di riferimento per stabilire il periodo di prova.
6) Al termine del periodo di prova (in genere non inferiore ai trenta giorni) l'Equipe del servizio esprime il proprio parere sull'ammissione, proponendo alla famiglia/al tutore/alla persona di riferimento, in caso l'esito sia positivo, un programma d'inserimento.
Il metodo seguito prevede:
• Coinvolgimento del genitore/pa rente/persona di riferimento nella raccolta d'informazioni relativa all'andamento di tutta la fase di inserimento al servizio.
• Aggiornamento continuo del programma, nel rispetto dei tempi della famiglia e dell'utente.
• Incontri d'Equipe per la valutazione interdisciplinare d'idoneità (servizio sociale + equipe nostro ente).
All’interno della retta sono compresi:
• vitto e alloggio;
• progettazione educativa individualizzata;
• sostegno educativo secondo progettazione;
• supervisione a cura di uno Psicologo;
• assistenza alla persona (socio assistenziale e socio educativa) attraverso personale qualificato (educatori professionali e ausiliari socio assistenziali);
• gestione dei rapporti con il medico di base e con le strutture sanitarie di riferimento;
• gestione dei rapporti con la famiglia e/o con i soggetti incaricati di tutela dal Tribunale (Tutore, Curatore, Amministratore di sostegno, Assistenti Sociali);
• gestione dei rapporti con il datore di lavoro;
• gestione dei rapporti con la rete amicale;
• amministrazione delle spese personali;
• gestione del reddito da lavoro (se richiesto);
• organizzazione di attività di socializzazione e di animazione;
• organizzazione di attività di rete con le organizzazioni di volontariato del territorio;
• partecipazione alla vacanza estiva di comunità;
• trasporti all’interno del territorio.
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