La propria casa diventa un
luogo estraneo, la città in cui si vive diventa
fonte di disagio e di insicurezza. Accade quando ciò
che ci circonda non è adeguato alle nostre esigenze,
quando l’ambiente possiede un handicap che lo rende
incapace di svolgere il suo ruolo, di offrirci una buona
qualità della vita. Accade, soprattutto, alle persone
che si trovano nella condizione di non corrispondere al
modello su cui quello spazio sembra stato costruito. Ma
qualcosa sta cambiando, grazie alle opportunità
straordinarie che oggi la tecnologia è in grado
di mettere a disposizione: studi, progetti, ma anche esperienze
concrete testimoniano quanto è possibile fare per
mettere ogni persona nelle condizioni di fruire appieno
dello spazio in cui vive, uno spazio costruito a sua misura,
ritagliato sulle sue specifiche esigenze. Perché,
ci piace ricordarlo, l’handicap non è delle
persone, ma dell’ambiente che le circonda, spesso
incapace di dare risposte, di garantire pari opportunità.
“CasaFacile”
E’ un appartamento intelligente rivolto a disabili
motori ed anziani, realizzato all’interno dell’Azienda
Ospedaliera “E.Morelli” di Sondalo.
Uno spazio in cui le tecnologie si integrano nell’ambiente
domestico non solo per contribuire all’autonomia
quotidiana degli utenti ma anche per controllare l’andamento
del processo di riabilitazione. Un esempio concreto di
come sia possibile, attraverso la collaborazione e la
volontà di diversi attori, mettere le persone in
situazione di disagio nelle condizioni di sfruttare al
massimo le proprie abilità residue, raggiungendo
quel livello di indipendenza necessario a garantire una
migliore qualità della vita. A
cura dell’ Equipe “CasaFacile” –
Azienda Ospedaliera E. Morelli di Sondalo (So)
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Facile,
per ricominciare
Un progetto europeo interdisciplinare per un sistema integrato
al servizio di disabili e anziani. Architetti, medici
e riabilitatori, tecnologi esperti nel settore delle tecnologie
dell’informazione e della comunicazione per tre
anni hanno colloquiato guardando allo stesso progetto
e allo stesso obiettivo. Il risultato sono due prototipi
di casa pre-dimissioni, uno in Italia e uno in Svezia.
Da qui occorre partire per attuare quella trasformazione
culturale che potrà consentire alle categorie svantaggiate
di ricevere risposte adeguate ai loro bisogni, di aumentare
la loro autonomia ed autostima. Contemporaneamente si
potrà contribuire all’abbattimento dei costi
sociali attraverso la riduzione delle degenze ospedaliere,
della domanda di ricovero in strutture protette, del carico
assistenziale.
Di Mariella Melchiorri
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Cittàbile:
il progetto e la cultura della fruibilità delle
città nella formazione universitaria. Un progetto per diffondere
la cultura dell’accessibilità nelle tematiche
della progettazione sull’ambiente cittadino, insieme
agli Istituti Universitari e di Design italiani, introducendo
e sostenendo nella loro proposta formativa, un’attenzione
maggiore alle esigenze e alle aspettative dei profili
di utenza non assimilabili solo all’adulto-medio-sano.
L’obiettivo è stimolare un processo culturale
che conduca a elaborare naturalmente progetti di qualità
per tutti gli uomini: progettare per tutti significa infatti
pensare a una città più vivibile e sicura
non solo per i bambini, donne incinte, anziani, ipovedenti,
persone con handicap temporanei in genere, ma elevare
la qualità della vita di tutti i suoi utilizzatori. Di Isabella Steffan Coordinatore del Progetto Cittàbile,
Vicepresidente IIDD.
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La casa a comando
vocale L’ambiente domestico viene gestito
con il solo impulso della voce attraverso un software
e hardware opportunamente studiati che consentono di comandare
tutte le parti della casa con semplici comandi, come “apri
la porta”, “spegni la luce”. Questo
spazio domestico può rispondere ad una aspettativa
di autonomia domestica dei disabili motori ed in particolare
dei soggetti con patologie altamente invalidanti come
i distrofici. Un progetto sperimentale presentato da Ileana
Argentin, Consigliere delegato del Comune di Roma per
i problemi dell’handicap. Intervista a Ileana Argentin – Presidente
di Dynamic Air e Consigliere delegato del Comune di Roma
per i problemi dell’handicap.
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Case più
sicure La casa, il luogo in cui le persone
anziane trascorrono la maggior parte del loro tempo, può
trasformarsi da confortevole rifugio a spazio pericoloso,
pieno di insidie.
Il numero degli incidenti domestici è in costante
aumento e interessa in maniera drammatica gli ultrasessantacinquenni,
con conseguenze anche molto gravi; gli infortuni dovuti
a cadute provocano molto spesso una ospedalizzazione,
una forte limitazione nelle attività quotidiane
e lunghi periodi di recupero. Tutto questo può
essere limitato da una politica di sostegno per il miglioramento
degli ambienti domestici, per adeguarli alle esigenze
di persone con ridotta autonomia. Di Giusy Colmo – Ufficio stampa AUSER
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Myangelweb-Il
sito Web del Paziente a rischio d'urgenza
L’Azienda Ospedaliera “Morelli” intende
porsi in prima linea nell’utilizzo delle nuove tecnologie
informatiche al fine di offrire servizi ad alto valore
aggiunto per la tutela della salute. In quest’ottica
è nato il programma di sperimentazione denominato
“Progetto di servizi individuali al paziente a rischio
via Internet" - progetto "ANGELO". Una
volta realizzato potrà consentire a qualsiasi paziente
sul territorio nazionale di registrare i propri dati e
renderli disponibili alle strutture di pronto soccorso
su tutto il territorio nazionale ed ai medici. L’obiettivo
è di diminuire sempre più il peso della
distanza geografica tra individui e strutture e innalzare
la qualità della vita.
sviluppi della telemedicina: il programma "Progetto
di Servizi individuali al Paziente a rischio via Internet"
Di P. Spaggiari - Direttore Generale Azienda Ospedaliera
"E.Morelli" di Sondalo
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