DALLA RICERCA DI BASE ALLA NASCITA DI UNA STARTUP INNOVATIVA

Il motore primario che ci rende gruppo è la passione di ciascuno di noi per la ricerca e l’innovazione.
Di Stefania Raimondo, Alice Conigliaro e Riccardo Alessandro, cofondatori di Navhetec, startup innovativa e spin-off dell'Università di Palermo

Se dovessimo fare un quadro della nostra società il primo dato ad emergere è che la percentuale delle persone anziane è proporzionalmente maggiore della popolazione totale: la nostra società sta invecchiando. Eppure, l’estensione dell’età media è un traguardo, il risultato di un processo evolutivo volto al miglioramento delle condizioni di vita. Recenti stime indicano che, nei paesi industrializzati, entro il 2030 si verificherà il raddoppio della popolazione ultrasessantenne, costituita da persone che conducono una vita attiva ma, purtroppo, in un contesto che risulta fortemente urbanizzato e inquinato.

In linea con l’incremento dell'aspettativa di vita, a livello globale, aumenta così l'incidenza di una serie di disturbi correlati all'età. Sono patologie come l’ipertensione, il diabete, l’aterosclerosi, il cancro, le malattie infiammatorie croniche intestinali e le malattie autoimmuni, patologie per cui è stato coniato il termine di age-related disorders e che già oggi pesantemente impattano sulla qualità di vita della popolazione. L’attenzione si sposta quindi verso nuovi obiettivi: oggi il nostro scopo non è più quello di invecchiare, ma di farlo nel modo migliore possibile e in questo sembra che la natura ci abbia dato una mano. I prodotti vegetali sono infatti fonte di un gran numero di composti bioattivi con potenziale terapeutico ampiamente studiati per il loro potere anti-invecchiamento; tra questi, i polifenoli, e in particolare i flavonoidi, sono potenti composti con attività anti-infiammatoria. Cresce così in Italia e nel mondo, da parte di consumatori sempre più consapevoli ed attenti alla salute, la richiesta di prodotti naturali da affiancare alle terapie convenzionali.

La ricerca biotecnologica cambia la sua prospettiva nei confronti dei composti naturali e, avvalendosi delle conoscenze della biologia cellulare e molecolare, della genetica, della chimica e della tecnologia dei processi, mira alla produzione di composti che sfruttando la matrice naturale possano avere un’azione più mirata riducendo al limite gli effetti collaterali. Nasce così la Nutraceutica, una nuova disciplina scientifica che prende il nome dalla fusione dei termini “nutrizione” e “farmaceutica”, termine coniato nel 1989 dal dott. Stephen de Felice. La Nutraceutica si pone lo scopo di indagare e valutare scientificamente i componenti o i principi attivi degli alimenti che hanno effetti positivi sulla salute, sia in termini di prevenzione che di trattamento delle malattie o ancora di adiuvanti per le terapie convenzionali.

Navhetec opera all’interno di questo contesto e, partendo da una materia prima caratteristica del territorio siciliano (il succo di limone), propone una innovazione tecnologica per il potenziamento degli integratori alimentari.

Navhetec, acronimo di “Nanovesicles in health and technology”, è una startup innovativa e spinOff accademico dell’Università degli Studi di Palermo fondata nel giugno del 2016.

L’idea progettuale e di impresa è nata nel marzo del 2015 all’interno di un laboratorio di ricerca universitario in cui da anni lavoriamo, insieme al prof. Giacomo De Leo. Il gruppo di ricerca è impegnato nella comprensione delle basi molecolari causa di sviluppo di patologie oncologiche e nella sperimentazione di nuovi composti antitumorali e anti-infiammatori. Da diversi anni il laboratorio è coinvolto attivamente nello studio e caratterizzazione delle nanovescicole di natura animale e vegetale, strutture sferiche lipoproteiche, con un diametro di circa 40-120 nanometri che, come veri e propri sacchetti contengono al loro interno composti bioattivi come acidi nucleici, lipidi e proteine e che fungono da messaggeri nella comunicazione cellula-cellula. Lavori scientifici recentemente pubblicati hanno identificato nanovescicole vegetali in diverse specie e dati molto interessanti hanno attribuito loro proprietà salutistiche differenti a seconda delle specie vegetali di partenza. Ad esempio, le nanovescicole dell'uva sembrano regolare la rigenerazione omeostatica intestinale specialmente in condizioni di infiammazione cronica. Il gruppo di ricerca di Navhetec ha identificato e isolato queste piccole vescicole dal succo di limone dimostrando, attraverso studi in vitro, che queste nanovescicole uccidono in maniera selettiva le cellule tumorali e non le cellule sane.

Inoltre, studi in vivo su organismi modello con tumore ectopico hanno dimostrato che una volta inoculate nell’animale le nanovescicole di limone si localizzano preferenzialmente nel sito tumorale e riducono la crescita della neoplasia del 60%. Dati più recenti hanno inoltre messo in luce le proprietà anti-infiammatorie delle nanovescicole.

I risultati promettenti ottenuti in laboratorio hanno spinto il gruppo di ricerca a fondare una startup innovativa con l’obiettivo di concretizzare una ricerca universitaria in un prodotto fruibile alla popolazione.

A questa équipe, già consolidata dal tempo, si sono uniti la dott.ssa Sartorio e la dott.ssa Corleone (Agrumaria Corleone S.P.A) che, con il loro bagaglio esperienziale e professionale, hanno dato alla società quel valore in più, spingendola ad aprire le porte del laboratorio di ricerca per affacciarsi al mondo imprenditoriale.

Strategica è per la società la partneship con Agrumaria Corleone S.p.A., azienda attiva dal 1890 nella valorizzazione della qualità degli agrumi di Sicilia, che opera in uno stabilimento produttivo che si estende su un'area di 25.000 mq, fornitrice del succo di limone oltre che sede di processamento dello stesso.

Il punto di forza di Navhetec, nonché il motore primario che ci rende gruppo, è la passione di ciascuno di noi per la ricerca e l’innovazione; tutti i componenti del gruppo hanno infatti da sempre lavorato nel settore della ricerca e dello sviluppo, sia universitario che privato.

Oggi Navhetec è titolare di un brevetto per l’isolamento delle nanovescicole da agrumi ed è passata dalla produzione in scala di laboratorio a quella in un impianto pilota per la realizzazione del prototipo industriale. Navhetec inizierà nei prossimi mesi la sperimentazione su volontari sani e su soggetti con rischio cardiocircolatorio. Sebbene tali studi non siano richiesti per immettere sul mercato un prodotto nutraceutico, il team di Navhetec mantiene il rigore scientifico che l’ha caratterizzato fin ora e vuole proporre uno strumento valido da affiancare ad uno stile di vita sano.

Navhetec è oggi incubata presso ARCA, Incubatore d'Imprese dell’Università degli Studi di Palermo. È inoltre tra le 20 aziende vincitrici del premio EIT Health InnoStars startup competitions 2017, premio che ha consentito di sviluppare un Business Plan dettagliato e che consente oggi alla startup di confrontarsi con realtà imprenditoriali europee oltre che di realizzare network necessari per lo sviluppo dell’idea imprenditoriale.

Considerata la presenza di vitamine e antiossidanti nelle nanovescicole di limone, il prossimo obiettivo di Navhetec sarà quello di valutare il loro impiego in altri campi applicativi, come la cosmetica. Navhetec si propone infatti di utilizzare le nanovescicole di origine naturale per combattere le specie reattive dell’ossigeno, causa di danni indotti sulle strutture cutanee e cellulari mediante la commercializzazione di creme e cosmetici, settore il cui mercato manifesta, negli ultimi anni, una tendenza verso la ricerca di prodotti di origine naturale e vegetale. Le nanovescicole di limone non sono che il punto di partenza della Navhetec.

Il nostro obiettivo è portare avanti le attività di ricerca alle quali ci dedichiamo da anni e dalle quali stimiamo potranno derivare nuove linee di prodotto. L’attività produttiva di Navhetec, ad oggi incentrato sulle nanovescicole di limone, è assolutamente scalabile e applicabile ad altre matrici vegetali (arance, mandarini, bergamotto, pompelmo).