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Premio Sapio 2005



 
 
Dedichiamo un ampio dossier al Premio Sapio per la Ricerca Italiana 2005, perché i suoi obiettivi e i suoi contenuti vanno proprio nella direzione che questa rivista cerca ormai da tempo di portare avanti: contribuire ad alimentare la “società della conoscenza”, presupposto indispensabile per creare gli strumenti, le tecnologie, le innovazioni che possono migliorare la qualità della vita di tutti noi, e in particolare delle persone in difficoltà. Pensiamo alla medicina: soltanto promuovendo la ricerca scientifica possono essere messe a punto terapie, soluzioni diagnostiche, farmaci, fondamentali per affrontare con successo patologie gravissime.

Ma pensiamo anche alle tecnologie realizzate per le persone con disabilità: ausili impensabili fino a pochi anni fa oggi consentono a tanti disabili di vivere in autonomia, di muoversi in maniera indipendente, di svolgere con maggiore facilità le normali attività quotidiane. Ma questi sono solo pochi esempi. Pensiamo all’assistenza domiciliare, ai progressi della medicina per la diagnosi e la cura dei tumori. Senza la ricerca i limiti non si possono superare.

Molto spesso si sente parlare di ricerca scientifica solo in associazione a considerazioni negative: non ci sono sufficienti risorse, mancano investimenti, i nostri ricercatori fuggono all’estero, ecc…Cose vere, purtroppo.

Ma è altrettanto vero che il nostro Paese possiede un patrimonio enorme in termini di “intelligenze”, di risorse umane, e può vantare vere eccellenze in diversi settori, che vanno incentivate; qualcosa si sta muovendo a livello istituzionale e ci auguriamo che sia l’inizio di un percorso nuovo per la nostra ricerca.

Nessuno però può tirarsi indietro di fronte a questo problema, in particolare il mondo produttivo, che può svolgere un ruolo davvero determinante.

Da questa assunzione di responsabilità nasce il Premio Sapio per la Ricerca Italiana, ideato dal Gruppo Sapio, azienda leader nel settore dei gas tecnici e medicinali, puri, purissimi e liquidi criogenici, e cresciuto grazie a tante realtà che si sono via via affiancate, dando vita ad un progetto unico ed esemplare.

Il Premio Sapio è nato nel 1999 con l’obiettivo di accendere i riflettori sul valore della Ricerca, promuovere la circolazione delle idee, far conoscere studi e sperimentazioni innovative in diversi settori e offrire a studiosi, esperti e ricercatori la possibilità di diffondere i risultati del loro lavoro.

Un piccolo contributo, ma di grande spessore, con il quale il Premio Sapio, grazie all’appoggio di tantissimi Ministeri, Regioni, Università e Istituzioni e al Gruppo Sapio, vuole valorizzare e divulgare ricerche e studi che, nei diversi settori della tecnologia e della scienza, contribuiscano in modo netto e determinante al miglioramento della qualità della vita, al benessere degli individui e allo sviluppo del Sistema Italia.

Grazie alla proficua sinergia tra settore pubblico e settore privato, il Premio Sapio per la ricerca Italiana è oggi un brillante esempio di come sia possibile favorire il rilancio della ricerca scientifica, affinché essa diventi finalmente un sistema “aperto” in cui tutti gli attori possano comunicare e collaborare tra di loro in modo diretto, costante ed efficace.


Il Premio si attesta su tre livelli fondamentali:

• Le Giornate di Studio
una serie di appuntamenti di alto valore scientifico e divulgativo organizzati, su tutto il territorio nazionale, con l’obiettivo di favorire la circolazione di idee e la discussione scientifica;

• L’Assegnazione dei Premi
l’assegnazione di prestigiosi riconoscimenti a ricercatori e studiosi che hanno elaborato ricerche fondamentali in settori determinanti per il miglioramento della qualità della vita;

• Il Sito Web
un contenitore on-line interattivo permanente, pensato con lo scopo di offrire un luogo di incontro a quanti desiderano far conoscere il proprio lavoro nell’ambito della ricerca scientifica in Italia.


Parliamo del Premio, dei suoi obiettivi, della situazione della ricerca nel nostro Paese con il dott. PierCarlo Cavenaghi, Amministratore Delegato del Gruppo Sapio e il dott. Alberto Dossi, vice Presidente del Gruppo Sapio e Presidente di Sapio Industrie.

Dott. Cavenaghi, il Premio Sapio rappresenta per la Vostra azienda un grande impegno. Perché avete scelto di investire così tanto in questo progetto?
E’ vero, rappresenta un grandissimo impegno, ma anche una enorme soddisfazione.

Da tempo abbiamo compiuto la scelta di impegnarci per essere soggetti attivi capaci di dare un contributo alla crescita culturale e sociale della comunità; una scelta etica che parte dalla consapevolezza del dovere di forte responsabilità che oggi i soggetti che svolgono un ruolo primario all’interno del contesto economico devono assumersi. Il Gruppo Sapio ha deciso di essere protagonista attivo investendo risorse per la ricerca e l’innovazione.

Siamo infatti convinti che soltanto dando valore alla ricerca il “sistema Italia” possa acquisire forza, mantenersi competitivo, sano. In questo contesto il mondo produttivo ha gli strumenti per essere vitale, per elaborare progetti innovativi, soluzioni per il miglioramento della qualità della vita, per la salute dell’uomo e dell’ambiente. Insomma, la società della conoscenza, continuamente alimentata dalla ricerca scientifica, è una società che sa fare del bene a sé stessa, che sa darsi delle opportunità per una vita migliore.

Qual è lo spirito con il quale oggi viene portato avanti il Premio Sapio e quali saranno i suoi sviluppi?
Oggi il Premio Sapio è una realtà consolidata, un appuntamento atteso, un contenitore di risorse straordinario.

All’interno si trovano tanti soggetti diversi che lavorano insieme per un unico, grande obiettivo: valorizzare il lavoro quotidiano dei nostri ricercatori, far emergere la potenzialità delle idee, dare valore alle tante “intelligenze” presenti nel nostro Paese. Dal 1999, anno in cui il Premio è nato, il progetto è cresciuto, tante realtà diverse ci hanno creduto, Università, Istituzioni, Centri di Ricerca, contribuendo a renderlo uno strumento concreto di sostegno alla ricerca italiana. L’entusiasmo, quindi, cresce. Stiamo già pensando alla prossima edizione, animati dalla volontà di creare occasioni di confronto sempre più qualificate, di stimolare un dialogo sempre più efficace e proficuo tra istituzioni e mondo industriale.



Dott. Dossi, in questi anni avete potuto conoscere da vicino la realtà della ricerca italiana: qual è oggi il livello della nostra ricerca e quali sono le più grandi difficoltà che si trova ad affrontare?

Cultura, ricerca e innovazione sono le tre parole chiave su cui si costruisce il futuro di un Paese. Una cultura, per la ricerca e l’innovazione, che deve essere ricca - di stimoli, risorse, interesse – e al tempo stesso forte, dinamica, diffusa. Una cultura che deve necessariamente nutrire la ricerca e l’innovazione in modo continuo e perseverante. La situazione è oggi chiara per tutti: l’Italia è fanalino di coda in Europa per quanto riguarda gli investimenti nella ricerca, gli scienziati italiani non trovano terreno fertile per lavorare nel loro Paese, mancano risorse, mancano opportunità, i privati hanno scarsi incentivi per impegnarsi in progetti scientifici.
Ma è necessario anche sottolineare che possediamo risorse umane straordinarie, “cervelli” che dobbiamo conservare e valorizzare.
Servono quindi misure di supporto, azioni concrete per ridare vitalità e respiro ad un settore, quello della ricerca, decisivo per lo sviluppo economico, sociale e culturale di una nazione. Un altro nodo fondamentale è quello della necessaria sinergia tra pubblico e privato, che deve essere sempre più promossa e valorizzata.

L’industria quale ruolo può giocare in questo ambito?
Proprio l’impegno dei privati costituisce il perno intorno al quale dovrà ruotare il nuovo vigore della ricerca in Italia; la ricerca svolta dalle imprese è quella che trova più immediata applicazione in campo industriale con ricadute positive in termini di volume di attività e occupazione. Oggi l’industria crede poco nella ricerca, perché i rendimenti sono a lungo termine e perché mancano i giusti incentivi.

Occorre promuovere la competitività e l’interesse dei privati, destinando risorse mirate. Occorre però anche superare pregiudizi che nascono soprattutto dal fatto che si parlano spesso linguaggi diversi, frutto di culture diverse.




I Contenuti
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L’edizione 2005 del Premio Sapio per la Ricerca Italiana si è articolata in quattro aree tematiche:

• Innovazione e Sviluppo

• Salute e Sociale

• Energia/Ambiente/Sicurezza

• Acqua

Questi temi sono stati sviluppati nel corso di sei Giornate di Studio, organizzate nel periodo maggio- novembre 2005: ospitate e co-promosse da Università e Istituzioni, le Giornate sono state occasione di studio e confronto tra ricercatori, docenti e studiosi di fama nazionale e internazionale, professionisti, imprenditori, istituzioni e media specializzati. L’obiettivo è favorire una maggiore e più attiva collaborazione tra chi fa ricerca, chi la promuove e chi la applica.




Le Giornate di Studio ::..

- Innovazione e Sviluppo
5 maggio 2005 - Università degli Studi di Brescia >>

- Innovazione e Sviluppo
16 giugno 2005 - Università degli Studi di Milano >>

- Innovazione e Sviluppo
21 giugno 2005 - Università degli Studi di Torino >>

- Energia/Ambiente/Sicurezza
20 ottobre 2005 - IUAV Istituto Universitario di Architettura di Venezia >>

- Acqua
4 novembre 2005 - Università degli Studi di Camerino >>

- Salute e Sociale
25 novembre 2005 - Regione Lazio, Roma >>




Giornata di Studio - Innovazione e Sviluppo
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5 maggio 2005 - Università degli Studi di Brescia


Tema dell’incontro
ALIMENTAZIONE E INTEGRATORI NELL’ATTIVITA’ MOTORIA E SPORTIVA. Ruoli e nuovi strumenti di studio

Contenuti
Ricercatori, docenti ed esperti appartenenti a Centri di Ricerca italiani e stranieri hanno fatto il punto sullo stato della ricerca sugli effetti dell’alimentazione e del doping alimentare, sull’espressione genica e sulla pratica sportiva. L’obiettivo è stato quello di sensibilizzare chi pratica attività fisica – e in modo particolare i soggetti minori - sull’importanza di una corretta cultura alimentare e sui rischi per la salute connessi all’utilizzo degli integratori alimentari, sostanze in grado di modificare le condizioni psicofisiche o biologiche dell’organismo e di responsabilizzare medici e operatori professionali operanti nell’ambito dello sport e della salute, perché nel prescrivere una dieta o l’assunzione di integratori alimentari si attengano sempre all’imperativo di fare il bene del paziente.

Organizzazione a cura di
Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Brescia.

Comitato scientifico e organizzatore della Giornata di Studio
• E. Saligari, Professore associato di Tossicologia Forense, Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Brescia;
• R. Bianchi, Professore ordinario di Anatomia Umana, Facoltà di Medicina e Chirurgia e Presidente del Corso di Laurea in Scienze Motorie dell’Università degli Studi di Brescia;
• F. De Ferrari, Professore ordinario di Medicina Legale, Facoltà di Medicina e Chirurgia e Direttore del Dipartimento di Specialità Chirurgiche, Scienze
Radiologiche e Medico Forensi dell’Università degli Studi di Brescia;
• R. Maffei Facino, Professore ordinario di Analisi dei Medicinali, Facoltà di Farmacia e Direttore dell’Istituto di Chimica Farmaceutica e Tossicologica dell’Università degli Studi di Milano;
• G. Corsetti, Ricercatore di Anatomia Umana, Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Brescia.

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Giornata di Studio - Innovazione e Sviluppo ::..
16 giugno 2005 - Università degli Studi di Milano


Tema dell’incontro
DOPING: ASPETTI ANALITICI, NORMATIVI E GIURIDICI (II Edizione)

Contenuti
Il doping nello sport professionistico e amatoriale è un fenomeno con profonde implicazioni socio-culturali ed economiche e che comporta seri rischi per la salute e l’equilibrio psicofisico degli assuntori. La Giornata ha esaminato gli aspetti tecnico-analitici e quelli normativi e giuridici dell’universo doping, inteso nelle accezioni di modificazione artificiale delle performance sportive, di pericolo per la salute e di perturbazione dell’equilibrio psicofisico. E’ stato affrontato il tema dei metaboliti coniugati agli steroidi e delle pratiche antidoping in ambito U.N.I.R.E. (Unione Nazionale Incremento Razze Equine); sono stati illustrati nuovi test diagnostici per il rilievo di sostanze dopanti.

Organizzazione a cura di
Facoltà di Farmacia dell’Università degli Studi di Milano.

Comitato scientifico e organizzatore della Giornata di Studio
• prof. Veniero Gambaro, Facoltà di Farmacia dell’Università degli Studi di Milano
• dott.ssa Lucia Dell’Acqua, Facoltà di Farmacia dell’Università degli Studi di Milano.

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Giornata di Studio - Innovazione e Sviluppo ::..
21 giugno 2005 - Università degli Studi di Torino


Tema dell’incontro
ASPETTI PATOGENICI E FARMACOTERAPEUTICI DELLE MALATTIE NEURODEGENERATIVE.

Contenuti
Lo stato della ricerca sulle malattie neurodegenerative, ovvero quelle patologie – come ad esempio il morbo di Parkinson, l’Alzheimer e la Sclerosi Laterale Amiotrofica (SLA) – che, per l'età di insorgenza, la cronicità e il decorso progressivo, hanno un forte impatto emotivo e un elevato costo sociale. Questi alcuni dei temi trattati: la teoria eccitotossica, che individua nell’eccessivo rilascio di amminoacidi eccitatori uno dei maggiori responsabili del danno neuronale; la strategia terapeutica neuroprotettiva; il ruolo dello stress ossidativo e dell’induzione della beta-secretasi nella degenerazione cellulare e nello sviluppo dell’Alzheimer. Sono stati illustrati i risultati di uno studio sugli effetti modulatori dello stress ossidativo in aree cerebrali di ratto, esercitati da calcio bloccanti.

Organizzazione a cura di
Facoltà di Farmacia dell’Università degli Studi di Torino.

Comitato scientifico e organizzatore della Giornata di Studio
• Maria Chiara Cassone, Professore associato di Farmacologia, Facoltà di Farmacia dell’Università degli Studi di Torino;
• Piera Ghi
, Professore associato di Farmacologia, Facoltà di Farmacia dell’Università degli Studi di Torino;
• Roberto Fantozzi
, Professore ordinario di Farmacologia, Facoltà di Farmacia dell’Università degli Studi di Torino;
• Pier Luigi Canonico
, Professore ordinario di Farmacologia, Facoltà di Farmacia dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale – Novara.

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Giornata di Studio - Energia/Ambiente/Sicurezza ::..
20 ottobre 2005 - IUAV Istituto - Universitario di Architettura di Venezia


Tema dell’incontro
LA CITTA’ SOSTENIBILE IN ITALIA (La Città Futura).
Il Laboratorio Venezia Marghera

Contenuti
La città del futuro deve essere “sostenibile” e, in Italia, la sostenibilità deve tenere conto dell’esistenza di un patrimonio storico, artistico e culturale (la nostra più rilevante ricchezza) che deve essere preservato e valorizzato. Non si può, quindi, pensare di costruire città futuristiche completamente autonome dal punto di vista energetico, sostituendole alle nostre. La sfida da vincere è quella di trasformare/ modificare/intervenire sulle città esistenti con tecnologie che permettano modifiche compatibili con le esigenze architettoniche e con quelle dell’ambiente. Questa sfida è tipicamente italiana, dal momento che siamo un paese industrializzato e nel contempo abbiamo il maggior patrimonio architettonico.

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Giornata di Studio - Acqua ::..
4 novembre 2005 - Università degli Studi di Camerino


Tema dell’incontro
DIECI ANNI PER L’ACQUA: UNO SFORZO COMUNE.
Acqua e Sviluppo Sostenibile.

Contenuti
L’ONU ha dichiarato il periodo che va dal 2005 al 2015, il decennio internazionale dell’azione “Acqua per la Vita”. L’acqua dolce rappresenta meno del 2,5% dell’acqua disponibile sulla terra. Attualmente, più di un miliardo e mezzo di persone non ha accesso all’acqua potabile. Le Nazioni Unite stimano che, tra 25 anni, due terzi della popolazione mondiale non avranno accesso all’acqua potabile e che questa potrebbe diventare una fonte di conflitto in almeno 300 zone del mondo.

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Giornata di Studio - Salute e Sociale ::..
25 novembre 2005 - Regione Lazio, Roma


Tema dell’incontro
SCLEROSI LATERALE AMIOTROFICA: problematiche clinico-diagnostiche e terapeutiche.

Contenuti
Docenti e ricercatori di fama nazionale hanno discusso degli scenari clinicodiagnostici e terapeutici, presenti e futuri, della Sclerosi Laterale Amiotrofica, una patologia dal forte impatto emotivo e dall’elevato costo sociale i cui trend, in materia di incidenza e mortalità, sono in crescita. Dall’analisi dei dati a disposizione emerge un incremento dell’incidenza della SLA e una tendenza verso un uguale interessamento dei sessi; in crescita anche la mortalità. Questi fenomeni sono legati in parte al prolungarsi della vita media, in parte alla predisposizione genetica dei pazienti, su cui agiscono fattori ambientali ancora poco definiti. Si è parlato delle più recenti acquisizioni nel campo della diagnostica e della terapia applicate alla SLA, dell’importanza di una comunicazione della diagnosi chiara ed empatica, primo passo nelle cure palliative, dei modelli più idonei ad assicurare la continuità assistenziale tra cure ospedaliere e domiciliari.

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Cerimonia di Assegnazione del Premio Sapio 2005

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