La tecnologia oggi viene in aiuto delle aziende che
vogliono produrre ausili efficaci per la prevenzione delle
lesioni da decubito con strumenti sofisticati che permettono
di misurare oggettivamente la capacità di un materiale
di ridurre la compressione – la pressione di contatto
tra superficie e corpo in appoggio-, causa principale
della formazione delle lesioni da decubito.
Fumagalli è stata la prima azienda, in Italia,
ad applicare metodologie puntuali di valutazione della
reale capacità di riduzione della compressione
utilizzando, nel proprio centro di ricerca, “Tek-scan”,
un sistema che consiste in un foglio sottile, molto flessibile,
nel quale sensibilissimi rilevatori di pressione presenti
in ogni centimetro quadrato di superficie sono in grado
di misurare con precisione la pressione che si viene a
realizzare in ogni punto di contatto tra corpo e supporto
inviando i dati ad un complesso software che li analizza
e gestisce.
I
dati rilevati dal foglio di captazione originano così
una mappa delle pressioni esercitate che fornisce elementi
rigorosamente precisi sui comportamenti dei diversi materiali
testati, guidando la scelta delle soluzioni idonee alle
differenti necessità.
Questo permette di poter attribuire a ciascun ausilio
-materasso o cuscino- antidecubito una “classe di
efficacia” con conseguenti indicazioni correlabili
alle reali necessità dell’utente.
Di ogni ausilio antidecubito della Fumagalli, pertanto,
si conosce tanto il “livello di efficacia”
quanto il metodo e gli elementi con cui esso è
stato definito.
Una scelta coraggiosa ma, prima di tutto, professionalmente
etica in un mercato in cui, in Italia, non esiste, né
da parte del Ministero della Salute né di alcun
altro ente di controllo, alcuna disposizione che imponga
alle aziende di dichiarare l’effettiva validità
di un ausilio antidecubito né di sottoporre gli
ausili immessi in commercio ad alcun test o verifica di
idoneità e/o appropriatezza.
*Ricci, Nano: Le piaghe da decubito nel paziente anziano,
Edizioni Minerva Medica.