Questa volta il viaggio
non donerà la piacevole sensazione del tornare,
si troverà invece sollievo nel sottile senso
di malinconia che lascia il respiro affannoso di una
danzatrice, un forte senso di dolcezza e commozione
che la sua danza offre, la preziosa multicromia che
lo spettatore trova in lei e quello che occhi attenti
possono vedere nel suo essere Simona.”
Questo è quello che persone attente al mio essere
percepiscono di me, questo è quello che desidero
tutti vedano quando mi conoscono, quando mi vedono ballare,
quando guardano i miei quadri… perché io
sono così, semplicemente una persona che ama
la vita nelle sue più piccole parti.
Ho iniziato a dipingere da piccola, a 4 anni ho fatto
la prima mostra. Sentivo fin da piccola la voglia di
disegnare, e ho iniziato a farlo come un gioco, disegnavo
le mie storie e i personaggi della fantasia e così
lentamente la mia passione è cresciuta fino a
sentire la necessità di conoscere le tecniche
di pittura e di perfezionarmi con il tempo. Ho fatto
il liceo linguistico e poi ho iniziato a studiare all’Università
Cattolica di Milano, Lingue e letterature straniere
per poi trasferire i miei studi in Canada all’università’
Western Ontario a London (Canada) alla facoltà
di “Visual Arts” dove mi sono laureata nel
2001.
Nel frattempo un altro amore nasceva dentro di me, quello
per una delle arti più belle: la danza. Ho iniziato
a seguire corsi di danza classica dall’età
di sei anni per poi col tempo passare alla danza moderna
e poi contemporanea.
Entrare nel mondo della danza per me è sempre
stato un grande sogno, ma non immaginavo potesse mai
diventare realtà; quando è capitato è
stato un grande dono per me e danzare rimane ogni volta
un dono grande che ricevo e che ringrazio ogni volta
di avere avuto. Ho affrontato le difficoltà che
ci sono state all’inizio con molta serenità
e soprattutto mia mamma è stata colei che ha
sempre creduto in me e ha sempre voluto darmi la possibilità
di fare ciò che desideravo e amavo e quindi affrontavamo
gli ostacoli come affrontiamo la vita, con serenità
e un grande sorriso sulle labbra.
Uno dei momenti più importanti della mia vita
è stato quando ho danzato per il giubileo 2000
a Roma. Ho vissuto delle esperienze meravigliose e delle
sensazioni fortissime quando sono stata nominata ambasciatrice
per la Danza nel Grande Giubileo del 2000 portando per
la prima volta nella storia, la Danza in Chiesa con
una coreografia che è stata inserita nella Grande
Enciclopedia Multimediale del Vaticano. E quando ho
ricevuto il Premio Michelangelo 2000 per l’Arte
e in particolare per la Danza. Ringrazio il signore
per avermi dato il dono più bello: quello della
vita e per darmi ogni giorno la voglia di vivere sorridendo
e sognando.
Ho fatto della mancanza degli arti superiori la mia
ricchezza nella vita, in generale. Ho scoperto il mio
modo per dipingere il tempo e lo spazio del mio mondo.
I miei piedi mi permettono anche di esprimermi attraverso
la danza. Il mio modo di essere, ciò che gli
altri spesso vedono come una mancanza, per me rappresenta
il modo in cui posso esprimere una vera gioia di vivere.
La ricchezza della mia vita nasce dal fatto che amo
il modo in cui sono e non parlo di accettare il fatto
di essere nata senza braccia. Dipingo le forme e i colori
del mio mondo e danzo il valore della vita, quella più
semplice, quello anche più spontaneo, perché
il mio desiderio di dipingere nasce da dentro, dal semplice
fatto di amare questa meravigliosa arte al di la di
ogni parola che possa mettere dei limiti. Ma io considero
questi limiti solo mentali. Ciò che poi il cuore
ti porta a fare non conosce nessun tipo di barriera,
può volare libero e diventare la più grande
ricchezza che la vita ti possa offrire.
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