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“Una libellula non potrebbe volare a causa delle dimensioni del corpo, del peso e della forma delle sue ali, ma la libellula non lo sa e perciò continua a volare; così Simona, nel corso degli anni non ha mai ascoltato chi le diceva “non si può” e ha sempre trovato il modo migliore per esprimersi attraverso la danza e la pittura. Il volo senza ali, quello che Simona ci propone, è un dono di ali, una traiettoria imprevedibile, un volo che solo chi ha i piedi ben piantati a terra può affrontare, un volo che anche chi non ha mai volato può decidere di seguire; e seguire Simona diventa subito un viaggio interessante dove il paesaggio scorre inesorabile e nessuno dei viaggiatori può fermarlo se non è lei a farlo e lei non è una che frena facilmente.

Questa volta il viaggio non donerà la piacevole sensazione del tornare, si troverà invece sollievo nel sottile senso di malinconia che lascia il respiro affannoso di una danzatrice, un forte senso di dolcezza e commozione che la sua danza offre, la preziosa multicromia che lo spettatore trova in lei e quello che occhi attenti possono vedere nel suo essere Simona.”

Questo è quello che persone attente al mio essere percepiscono di me, questo è quello che desidero tutti vedano quando mi conoscono, quando mi vedono ballare, quando guardano i miei quadri… perché io sono così, semplicemente una persona che ama la vita nelle sue più piccole parti.
Ho iniziato a dipingere da piccola, a 4 anni ho fatto la prima mostra. Sentivo fin da piccola la voglia di disegnare, e ho iniziato a farlo come un gioco, disegnavo le mie storie e i personaggi della fantasia e così lentamente la mia passione è cresciuta fino a sentire la necessità di conoscere le tecniche di pittura e di perfezionarmi con il tempo. Ho fatto il liceo linguistico e poi ho iniziato a studiare all’Università Cattolica di Milano, Lingue e letterature straniere per poi trasferire i miei studi in Canada all’università’ Western Ontario a London (Canada) alla facoltà di “Visual Arts” dove mi sono laureata nel 2001.

Nel frattempo un altro amore nasceva dentro di me, quello per una delle arti più belle: la danza. Ho iniziato a seguire corsi di danza classica dall’età di sei anni per poi col tempo passare alla danza moderna e poi contemporanea.

Entrare nel mondo della danza per me è sempre stato un grande sogno, ma non immaginavo potesse mai diventare realtà; quando è capitato è stato un grande dono per me e danzare rimane ogni volta un dono grande che ricevo e che ringrazio ogni volta di avere avuto. Ho affrontato le difficoltà che ci sono state all’inizio con molta serenità e soprattutto mia mamma è stata colei che ha sempre creduto in me e ha sempre voluto darmi la possibilità di fare ciò che desideravo e amavo e quindi affrontavamo gli ostacoli come affrontiamo la vita, con serenità e un grande sorriso sulle labbra.


Uno dei momenti più importanti della mia vita è stato quando ho danzato per il giubileo 2000 a Roma. Ho vissuto delle esperienze meravigliose e delle sensazioni fortissime quando sono stata nominata ambasciatrice per la Danza nel Grande Giubileo del 2000 portando per la prima volta nella storia, la Danza in Chiesa con una coreografia che è stata inserita nella Grande Enciclopedia Multimediale del Vaticano. E quando ho ricevuto il Premio Michelangelo 2000 per l’Arte e in particolare per la Danza. Ringrazio il signore per avermi dato il dono più bello: quello della vita e per darmi ogni giorno la voglia di vivere sorridendo e sognando.

Ho fatto della mancanza degli arti superiori la mia ricchezza nella vita, in generale. Ho scoperto il mio modo per dipingere il tempo e lo spazio del mio mondo. I miei piedi mi permettono anche di esprimermi attraverso la danza. Il mio modo di essere, ciò che gli altri spesso vedono come una mancanza, per me rappresenta il modo in cui posso esprimere una vera gioia di vivere. La ricchezza della mia vita nasce dal fatto che amo il modo in cui sono e non parlo di accettare il fatto di essere nata senza braccia. Dipingo le forme e i colori del mio mondo e danzo il valore della vita, quella più semplice, quello anche più spontaneo, perché il mio desiderio di dipingere nasce da dentro, dal semplice fatto di amare questa meravigliosa arte al di la di ogni parola che possa mettere dei limiti. Ma io considero questi limiti solo mentali. Ciò che poi il cuore ti porta a fare non conosce nessun tipo di barriera, può volare libero e diventare la più grande ricchezza che la vita ti possa offrire.



 
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Simona Atzori
Pittrice e danzatrice
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