E' attivo, presso la sede
di Palidoro (Roma), il primo centro italiano multidisciplinare
per i bambini e i ragazzi con disabilità che, con un approccio
innovativo, offre la valutazione complessiva delle esigenze
del paziente, pianificando con la metodica organizzativa
del "case management" tutte le attività assistenziali,
chirurgiche e terapeutiche necessarie. In questo modo,
in un'unica seduta, è possibile risolvere problemi di
salute che, senza l'approccio multidisciplinare, comporterebbero
numerose sedute operatorie e altrettante esposizioni alle
sedazioni totali. Il medico dell'equipe multidisciplinare
che prende in carico il singolo paziente ne diventa di
fatto il "tutor clinico" e seguirà l'andamento dei progressi
sul piano della salute anche dopo la dimissione.
I
pazienti affetti da gravi handicap presentano quasi sempre
problemi complessi che richiedono l’intervento coordinato
di vari specialisti per un piano di trattamento che possa
raggiungere il massimo beneficio possibile con il minimo
rischio chirurgico e disagio “ambientale”.
Il pool di specialisti si occupa delle varie problematiche
al fine di migliorare la qualità di vita, ridurre le sofferenze
o consentire il recupero di alcune funzioni perdute.
In particolare estremamente rilevante è la valutazione
anestesiologica in quanto i bambini con handicap presentano
quasi sempre dei fattori di rischio che vanno attentamente
valutati e controllati al fine di procedere all’anestesia
con l’adeguata sicurezza.
L’Unità Operativa di Neuroriabilitazione consente di indirizzare
al meglio le indicazioni chirurgiche in modo da procedere
all’esecuzione di interventi chirurgici, a volte molto
complessi, solo quando il paziente ne possa trarre un
reale beneficio. Le problematiche di più frequente riscontro
nel paziente con grave handicap neuromotorio sono: disfagia
(difficoltà di alimentazione); distrofia da malnutrizione
(dimagrimento gravissimo dovuto alla difficoltà di alimentazione);
reflusso gastro-esofageo (risalita del cibo e dell’acido
gastrico dallo stomaco verso l’esofago); scialorrea (eccesso
di salivazione secondario alla disfagia); stitichezza
intrattabile (non gestibile con i clisteri); scoliosi
(grave deformità della colonna vertebrale); retrazioni
tendinee (ostacolano il cammino e la possibilità di sedere
in carrozzina); difficoltà respiratoria (con necessità
di creare una tracheostomia); problematiche odontoiatriche
(per difficoltà a mantenere una buona igiene orale).
La gestione di questi casi complessi richiede un’altissima
specializzazione e dedizione. Nella valutazione e nel
trattamento dei pazienti è necessario considerare, oltre
alle problematiche prettamente sanitarie, fattori non
secondari quali la psicologia del paziente e dei suoi
familiari, il controllo del dolore, la valutazione della
qualità della vita. Solo la valutazione di tutti questi
fattori può portare di volta in volta alla scelta dell’opzione
terapeutica più idonea affinché l’esito dell’approccio
sia il più favorevole possibile per il paziente.
La grande esperienza maturata in questo campo ha consentito
lo sviluppo di tecniche chirurgiche ed anestesiologiche
che hanno sempre più elevato lo standard di qualità delle
prestazioni. Sono stati intrapresi e sviluppati contatti
con associazioni al fine di creare un filo diretto tra
i sanitari che seguono i pazienti a domicilio ed i vari
specialisti del Bambino Gesù. All’arrivo in Ospedale la
famiglia del paziente viene accolta dal pediatra, dallo
psicologo e dal neuroriabilitatore che, assieme, delineano
il primo profilo clinico del paziente, per poi sottoporlo
a visita analitica assieme a tutti i medici che compongono
l'equipe multidisciplinare dell'ambulatorio.
Gli specialisti chiamati a comporre l'equipe afferiscono
alle Unità Operative di neuroriabilitazione, anestesia,
dermatologia, odontostomatologia, oculistica, otorinolaringoiatria,
ortopedia, chirurgia pediatrica e pediatria (con psicologo
operante nella stessa divisione). Vengono eseguiti inoltre
esami di laboratorio, radiografie ed ecografie, sempre
nella stessa giornata. Ulteriori indagini più complesse
e il ricovero per eventuali interventi chirurgici sono
programmati in modo da ridurre nel paziente il disagio
per l'esperienza di ingresso in ospedale e per diminuire
il numero di giorni di eventuale assenza dal lavoro dei
genitori e/o di trasferta per chi proviene dal resto d’Italia
e dall'estero, con significative ricadute sul fronte dell’abbattimento
dei costi sociali.
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A
cura di: |
Marco Magheri
Ospedale Pediatrico Bambin Gesù - Roma
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