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Tecnologie per la disabilità: una società senza esclusi Di Lucio Stanca

Formazione oltre le barriere

Dalla disabilità
alla diversa abilità


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Premio Sapio per la Ricerca Italiana 2003





 
Il Politecnico di Torino svolge un ruolo di leader a livello nazionale nel campo della formazione aperta e a distanza. Nel 1992 sono state aperte le iscrizioni ai Diplomi Universitari a Distanza, trasformati in Lauree a Distanza a partire dal 2000. Attualmente il Politecnico di Torino ha attive 6 lauree a distanza nel settore dell'Ingegneria (Elettronica, Informatica, delle Telecomunicazioni, Meccanica, Elettrica, Logistica e della Produzione) a cui sono iscritti circa 1500 studenti. Tali lauree sono basate su un modello misto nel quale il materiale video predisposto dal Consorzio Nettuno (cui il PdT partecipa come socio fondatore) è integrato da materiale e servizi autonomamente sviluppati dal PdT e resi accessibili principalmente attraverso la rete Internet.

Gli insegnamenti vengono impartiti attraverso diversi strumenti: sessioni di videoconferenza, lezioni accademiche trasmesse sui canali televisivi tradizionali e satellitari che possono essere quindi seguite a casa dagli studenti, tutoraggio (tramite fax, telefono, videoconferenza, internet, e-mail) ed esercitazioni (svolte in parte a casa e in parte presso l’Ateneo o nei centri di supporto attivati nelle varie sedi). Quando possibile vengono utilizzate anche modalità tradizionali: presso l’Ateneo e i centri di supporto gli studenti hanno a disposizione, secondo un calendario, sia docenti che tutori che svolgono attività di consulenza e tutorato, sia videocassette con le lezioni registrate (disponibili per il prestito), sia altro materiale didattico. Quest’organizzazione ben si adatta alle esigenze di studenti portatori di handicap o con difficoltà a spostarsi (da casa o da un ospedale) e per i quali può essere disagevole fruire dei servizi offerti dalle tradizionali strutture universitarie.

La formazione a distanza permette infatti di conciliare in modo più congeniale tempi e ritmi di studio con le capacità e i bisogni di una persona disabile e permette di seguire il proprio percorso di studi senza le difficoltà di spostamenti quotidiani da e verso la sede scolastica.
Dal punto di vista organizzativo le attività di supporto alla formazione a distanza fanno attualmente capo al Centro per i servizi Teledidattici e Multimediali (Ce.Te.M. - www.corsiadistanza.polito.it) che, in seguito alla cresciuta richiesta di iscrizione ai corsi a distanza da parte di studenti disabili, si sta adoperando per promuovere interventi e servizi volti a migliorare la partecipazione attiva alla vita universitaria, alle sue attività e alle sue strutture, da parte degli studenti disabili. Quest’articolo descrive alcune delle esperienze più significative nel supporto agli studenti disabili con cui il Ce.Te.M. si è confrontato in passato e con cui si sta confrontando tutt’ora.


Paolo ed i collegamenti in videoconferenza
Paolo Berro è uno studente di Castelfranco Veneto attualmente iscritto al corso di laurea a distanza in Ingegneria Meccanica del Politecnico di Torino. Paolo è affetto da tetraplegia, è paralizzato dalle spalle in giù a causa di un incidente stradale in cui è rimasto coinvolto nel maggio del 1998. Questa sua nuova condizione lo ha costretto ad abbandonare gli studi alla Facoltà di Ingegneria di Padova, per la sua impossibilità a spostarsi con facilità da casa per frequentare le lezioni e sostenere gli esami.
Un valido supporto viene offerto a Paolo dalla tecnologia: con un computer e un software di riconoscimento vocale (Dragon Dictate, un programma della Dragon Systems che permette di eseguire, tramite comandi vocali, tutte le funzioni svolte normalmente con mouse e tastiera) riesce a fare cose che altrimenti non sarebbe in grado di fare: telefonare, scrivere, navigare in Internet, inviare fax e email, studiare e lavorare. Nell’anno accademico 1999- 2000 Paolo si iscrive al corso di laurea a distanza in Ingegneria Meccanica del Politecnico di Torino; il Ce.Te.M. ha quindi avviato un progetto per l’attivazione di un servizio di supporto tramite videoconferenza, in corso tuttora. Presso il domicilio dello studente è stata allestita una postazione composta da PC multimediale predisposta per il collegamento in videoconferenza che permette sia la comunicazione con i docenti e i tutori, sia lo svolgimento degli esami di profitto in remoto, ossia senza che la Commissione esaminatrice e il candidato si trovino fisicamente nello stesso luogo. Paolo studia grazie ad Internet, attraverso cui ha accesso al materiale didattico del proprio corso di laurea, segue le lezioni videoregistrate, prepara i suoi esami utilizzando il computer e sostiene le prove finali da casa in videoconferenza.

La sperimentazione avviata con Paolo ha dato ottimi risultati ed è la prova concreta di come la tecnologia, Internet e lo studio a distanza possano offrire grandi opportunità di formazione per uno studente disabile, garantendogli l’accesso ad un ambiente, quello universitario, che dà la possibilità di formarsi professionalmente ed umanamente e prospetta nuovi sbocchi anche in ambito lavorativo, ambito in cui Paolo è molto attivo: è stato assunto nel 2001, in qualità di web designer da Italia On Line ed attualmente collabora, sempre con Wind nell’ambito del progetto WindWay per l’accessibilità web del sito windway.wind.it, fornisce consulenza a diverse aziende in qualità di Beta-Tester, ha lavorato e lavora alla progettazione e realizzazione di siti web, tra cui quello del proprio comune, ha brevettato un ausilio per facilitare l’ingresso in auto a persone disabili, collabora con la Dragon System Italia come consulente per cercare di migliorare la qualità del software di riconoscimento vocale.


Roberto e l’accesso alle strutture universitarie

Roberto Russo è uno studente, residente a Rivoli (TO), iscritto al terzo anno del diploma a distanza in Ingegneria Informatica del Politecnico di Torino. Roberto presenta una tetraparesi spastica ed è costretto a muoversi su una sedia a rotelle, solitamente comunica grazie ad una tabella, che porta sempre con sé, su cui sono segnate le diverse lettere dell’alfabeto che lui indica velocemente col dito per comporre le parole. Il secondo strumento di comunicazione che utilizza, sicuramente più potente e versatile, è il computer, con cui Roberto comunica, naviga in Internet, studia e lavora. Il suo handicap non gli ha infatti impedito di coltivare numerosi interessi e di essere attivamente impegnato nello studio, nel lavoro e nel sociale.

Roberto sta studiando per sostenere gli ultimi esami e contemporaneamente sta preparando il suo lavoro di tesi: si tratta di un interfaccia per facilitare la comunicazione verbale di un utente disabile che permetta di velocizzare la composizione di alcune frasi da utilizzare per una conversazione telefonica, tramite sintesi vocale, in collaborazione con lo Tlab, il centro di ricerca Telecom sulle telecomunicazioni. In questi anni Roberto è riuscito ad integrarsi con profitto nell’ambiente universitario grazie alla sua forza di volontà, al suo impegno e al supporto e i servizi che gli sono stati messi a disposizione per lo svolgimento delle attività didattiche: essendo iscritto ai corsi a distanza non è obbligato a frequentare tutti i giorni le lezioni in aula, ma studia utilizzando in parte le videolezioni, il materiale (dispense ed esercitazioni) disponibile in rete e frequentando alcuni dei tutorati a frequenza libera che si svolgono presso il Politecnico di Torino, in parte utilizzando le normali strutture universitarie, come biblioteche e laboratori informatici. Roberto ha infatti accesso ad uno dei laboratori informatici del Politecnico in cui gli è stata destinata una postazione informatica dove può utilizzare un computer.
A Roberto sono affiancati due studenti tutori, ossia due studenti del Politecnico che svolgono normalmente attività di assistenza in favore di compagni disabili. Roberto si affida a questi ragazzi per organizzare le sue attività di studio, per gli spostamenti all’interno della struttura universitaria, per il reperimento di libri e dispense, etc. Oltre allo studio Roberto coltiva anche altri interessi: gestisce, nella sua città natale, un internet-point ed è da poco diventato presidente dell’associazione Audido – Autogestione diversamente dotati – (www.audido.it) un’associazione che si occupa di promuovere l’autonomia delle persone disabili.


Giuseppe e l’accesso al computer

Giuseppe Asciutto è uno studente di Ventimiglia (IM) affetto da tetraparesi spastica che si è iscritto nel 2001 al corso di laurea a distanza in Ingegneria Informatica del Politecnico di Torino. Nel suo percorso scolastico Giuseppe è seguito e supportato dalla Spes, un’associazione di genitori di ragazzi portatori di handicap che opera a Ventimiglia presso il centro sociale di Roverino; è nata quindi, grazie all’iscrizione di Giuseppe, una proficua collaborazione tra università e associazione volta ad un adeguato inserimento scolastico dello studente. Presso la sede dell’associazione è stata allestita dal Ce.Te.M. per Giuseppe una postazione informatica dotata di PC, scanner e stampante; sempre presso la Spes Giuseppe ha la possibilità di visionare le videocassette con le lezioni registrate disponibili per gli studenti dei corsi a distanza. Giuseppe si sposta su di una sedia a rotelle e comunica con un comunicatore portatile, una sorta di mini tastiera che lui utilizza per produrre dei piccoli messaggi che vengono scritti su di una strisciolina di carta.
Il computer rappresenta per Giuseppe uno strumento importantissimo sia per la comunicazione che per lo studio, ma a causa del suo handicap non è in grado di accedervi tramite gli strumenti di input standard: non riesce ad utilizzare un mouse e utilizza con molta difficoltà e fatica la tastiera. Per uno studente a distanza la maggior parte dei servizi sono fruibili in rete e nel caso di Giuseppe è nata l’esigenza di pensare per lui un progetto che prevedesse un supporto più mirato per poter utilizzare a pieno questi servizi. Il Ce.Te.M. ha quindi messo a punto un progetto, sulla base di un’analisi della situazione e delle esigenze particolari dello studente, con lo scopo di facilitare l’accesso al computer per Giuseppe. Per cercare di raggiungere adeguatamente questo obbiettivo sono stati quindi individuati una serie di ausili informatici: una tastiera video da utilizzare in combinazione con un sistema di puntamento ritenuto adatto alle capacità motorie residue dello studente, in questo caso un joystick.

Grazie al computer Giuseppe può comunicare, studiare, svolgere gli esercizi proposti dai docenti, scaricare il materiale didattico disponibile in rete e svolgere le prove d’esame. Anche nel suo caso è prevista una modalità d’esame a distanza: un docente del Politecnico svolge la funzione di garante durante la prova e certifica l’identità del candidato e il corretto funzionamento delle attrezzature utilizzate. Quest’organizzazione, le possibilità offerte da Internet e gli strumenti resi disponibili dalla tecnologia hanno permesso di venire facilmente incontro alle esigenze di Giuseppe che, insieme al suo impegno e alle sue capacità, sta ottenendo risultati più che buoni.


Maurizio, l’accesso all’università per uno studente con disabilità visiva
Maurizio Viglianco è uno degli studenti dei corsi di diploma a distanza del Politecnico di Torino che si è diplomato, in Ingegneria Meccanica, nel 2001. Maurizio è affetto da una disabilità sensoriale visiva totale, la sua cecità è sopravvenuta durante il terzo anno di iscrizione all’università. Inizialmente Maurizio era iscritto al corso di laurea tradizionale in Ingegneria Meccanica, ma i problemi che poi sono insorti con l’aggravarsi della sua situazione lo hanno portato a scegliere di iscriversi ai corsi a distanza. Questa scelta gli ha dato la possibilità di concludere il suo percorso scolastico e di ottenere un titolo universitario.
Nel momento in cui si è verificata la cecità assoluta Maurizio non conosceva il braille e non era neppure a conoscenza di quali fossero le possibilità messe a disposizione dalla tecnologia per superare o alleviare le sue difficoltà; adesso Maurizio utilizza il computer grazie ad uno screen reader (o lettore di schermo, cioè un software che “legge” ad alta voce le informazioni che compaiono sul monitor). Maurizio preparava i suoi esami ascoltando le lezioni registrate; inoltre aveva a disposizione uno studente tutore con il compito di supportarlo nello studio (ad esempio descrivendogli le immagini o i grafici che comparivano nelle videolezioni) e di accompagnarlo nelle aule in cui si svolgeva l’esame. Presso il Ce.Te.M. è stata poi allestita una postazione attrezzata per utenti con disabilità visiva (ciechi ed ipovedenti) grazie alla quale Maurizio ha potuto produrre il suo lavoro di tesi, il cui argomento verteva sugli strumenti didattici d’interesse per i disabili della vista.

La postazione allestita comprendeva: una barra braille, ossia un dispositivo che trasforma in codici tattili ciò che compare sul video del computer, una stampante braille per la produzione di testi braille stampati su carta, un software ingranditore che ha la funzione di aumentare la dimensione di ciò che appare sul monitor e un lettore di schermo ed aveva l’obbiettivo di permettere a studenti con handicap visivo di fruire del materiale didattico in formato elettronico, del collegamento ad Internet e di redarre tesine e, come nel caso di Maurizio, elaborati finali di diploma. Attualmente Maurizio è assunto a tempo indeterminato in un’azienda metalmeccanica con cui collabora tramite la modalità del telelavoro. La storia di Maurizio sta a dimostrare che la formazione a distanza, così come il telelavoro possono essere particolarmente adatte a quelle persone che, a causa di disabilità, hanno difficoltà a recarsi o presso la sede scolastica o presso la sede di lavoro.



 
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