Gli insegnamenti vengono
impartiti attraverso diversi strumenti: sessioni di
videoconferenza, lezioni accademiche trasmesse sui canali
televisivi tradizionali e satellitari che possono essere
quindi seguite a casa dagli studenti, tutoraggio (tramite
fax, telefono, videoconferenza, internet, e-mail) ed
esercitazioni (svolte in parte a casa e in parte presso
l’Ateneo o nei centri di supporto attivati nelle varie
sedi). Quando possibile vengono utilizzate anche modalità
tradizionali: presso l’Ateneo e i centri di supporto
gli studenti hanno a disposizione, secondo un calendario,
sia docenti che tutori che svolgono attività di consulenza
e tutorato, sia videocassette con le lezioni registrate
(disponibili per il prestito), sia altro materiale didattico.
Quest’organizzazione ben si adatta alle esigenze di
studenti portatori di handicap o con difficoltà a spostarsi
(da casa o da un ospedale) e per i quali può essere
disagevole fruire dei servizi offerti dalle tradizionali
strutture universitarie.
La formazione a distanza permette infatti di conciliare
in modo più congeniale tempi e ritmi di studio con le
capacità e i bisogni di una persona disabile e permette
di seguire il proprio percorso di studi senza le difficoltà
di spostamenti quotidiani da e verso la sede scolastica.
Dal punto di vista organizzativo le attività di supporto
alla formazione a distanza fanno attualmente capo al
Centro per i servizi Teledidattici e Multimediali (Ce.Te.M.
- www.corsiadistanza.polito.it)
che, in seguito alla cresciuta richiesta di iscrizione
ai corsi a distanza da parte di studenti disabili, si
sta adoperando per promuovere interventi e servizi volti
a migliorare la partecipazione attiva alla vita universitaria,
alle sue attività e alle sue strutture, da parte degli
studenti disabili. Quest’articolo descrive alcune delle
esperienze più significative nel supporto agli studenti
disabili con cui il Ce.Te.M. si è confrontato in passato
e con cui si sta confrontando tutt’ora.
Paolo ed i collegamenti in videoconferenza
Paolo
Berro è uno studente di Castelfranco Veneto attualmente
iscritto al corso di laurea a distanza in Ingegneria
Meccanica del Politecnico di Torino. Paolo è affetto
da tetraplegia, è paralizzato dalle spalle in giù a
causa di un incidente stradale in cui è rimasto coinvolto
nel maggio del 1998. Questa sua nuova condizione lo
ha costretto ad abbandonare gli studi alla Facoltà di
Ingegneria di Padova, per la sua impossibilità a spostarsi
con facilità da casa per frequentare le lezioni e sostenere
gli esami.
Un valido supporto viene offerto a Paolo dalla tecnologia:
con un computer e un software di riconoscimento vocale
(Dragon Dictate, un programma della Dragon Systems che
permette di eseguire, tramite comandi vocali, tutte
le funzioni svolte normalmente con mouse e tastiera)
riesce a fare cose che altrimenti non sarebbe in grado
di fare: telefonare, scrivere, navigare in Internet,
inviare fax e email, studiare e lavorare. Nell’anno
accademico 1999- 2000 Paolo si iscrive al corso di laurea
a distanza in Ingegneria Meccanica del Politecnico di
Torino; il Ce.Te.M. ha quindi avviato un progetto per
l’attivazione di un servizio di supporto tramite videoconferenza,
in corso tuttora. Presso il domicilio dello studente
è stata allestita una postazione composta da PC multimediale
predisposta per il collegamento in videoconferenza che
permette sia la comunicazione con i docenti e i tutori,
sia lo svolgimento degli esami di profitto in remoto,
ossia senza che la Commissione esaminatrice e il candidato
si trovino fisicamente nello stesso luogo. Paolo studia
grazie ad Internet, attraverso cui ha accesso al materiale
didattico del proprio corso di laurea, segue le lezioni
videoregistrate, prepara i suoi esami utilizzando il
computer e sostiene le prove finali da casa in videoconferenza.
La sperimentazione avviata con Paolo ha dato ottimi
risultati ed è la prova concreta di come la tecnologia,
Internet e lo studio a distanza possano offrire grandi
opportunità di formazione per uno studente disabile,
garantendogli l’accesso ad un ambiente, quello universitario,
che dà la possibilità di formarsi professionalmente
ed umanamente e prospetta nuovi sbocchi anche in ambito
lavorativo, ambito in cui Paolo è molto attivo: è stato
assunto nel 2001, in qualità di web designer da Italia
On Line ed attualmente collabora, sempre con Wind nell’ambito
del progetto WindWay per l’accessibilità web del sito
windway.wind.it,
fornisce consulenza a diverse aziende in qualità di
Beta-Tester, ha lavorato e lavora alla progettazione
e realizzazione di siti web, tra cui quello del proprio
comune, ha brevettato un ausilio per facilitare l’ingresso
in auto a persone disabili, collabora con la Dragon
System Italia come consulente per cercare di migliorare
la qualità del software di riconoscimento vocale.
Roberto e l’accesso alle strutture universitarie
Roberto Russo è uno studente, residente a Rivoli (TO),
iscritto al terzo anno del diploma a distanza in Ingegneria
Informatica del Politecnico di Torino. Roberto presenta
una tetraparesi spastica ed è costretto a muoversi su
una sedia a rotelle, solitamente comunica grazie ad
una tabella, che porta sempre con sé, su cui sono segnate
le diverse lettere dell’alfabeto che lui indica velocemente
col dito per comporre le parole. Il secondo strumento
di comunicazione che utilizza, sicuramente più potente
e versatile, è il computer, con cui Roberto comunica,
naviga in Internet, studia e lavora. Il suo handicap
non gli ha infatti impedito di coltivare numerosi interessi
e di essere attivamente impegnato nello studio, nel
lavoro e nel sociale.
Roberto sta studiando per sostenere gli ultimi esami
e contemporaneamente sta preparando il suo lavoro di
tesi: si tratta di un interfaccia per facilitare la
comunicazione verbale di un utente disabile che permetta
di velocizzare la composizione di alcune frasi da utilizzare
per una conversazione telefonica, tramite sintesi vocale,
in collaborazione con lo Tlab, il centro di ricerca
Telecom sulle telecomunicazioni. In questi anni Roberto
è riuscito ad integrarsi con profitto nell’ambiente
universitario grazie alla sua forza di volontà, al suo
impegno e al supporto e i servizi che gli sono stati
messi a disposizione per lo svolgimento delle attività
didattiche: essendo iscritto ai corsi a distanza non
è obbligato a frequentare tutti i giorni le lezioni
in aula, ma studia utilizzando in parte le videolezioni,
il materiale (dispense ed esercitazioni) disponibile
in rete e frequentando alcuni dei tutorati a frequenza
libera che si svolgono presso il Politecnico di Torino,
in parte utilizzando le normali strutture universitarie,
come biblioteche e laboratori informatici. Roberto ha
infatti accesso ad uno dei laboratori informatici del
Politecnico in cui gli è stata destinata una postazione
informatica dove può utilizzare un computer.
A Roberto sono affiancati due studenti tutori, ossia
due studenti del Politecnico che svolgono normalmente
attività di assistenza in favore di compagni disabili.
Roberto si affida a questi ragazzi per organizzare le
sue attività di studio, per gli spostamenti all’interno
della struttura universitaria, per il reperimento di
libri e dispense, etc. Oltre allo studio Roberto coltiva
anche altri interessi: gestisce, nella sua città natale,
un internet-point ed è da poco diventato presidente
dell’associazione Audido – Autogestione diversamente
dotati – (www.audido.it)
un’associazione che si occupa di promuovere l’autonomia
delle persone disabili.
Giuseppe e l’accesso al computer
Giuseppe Asciutto è uno studente di Ventimiglia (IM)
affetto da tetraparesi spastica che si è iscritto nel
2001 al corso di laurea a distanza in Ingegneria Informatica
del Politecnico di Torino. Nel suo percorso scolastico
Giuseppe è seguito e supportato dalla Spes, un’associazione
di genitori di ragazzi portatori di handicap che opera
a Ventimiglia presso il centro sociale di Roverino;
è nata quindi, grazie all’iscrizione di Giuseppe, una
proficua collaborazione tra università e associazione
volta ad un adeguato inserimento scolastico dello studente.
Presso la sede dell’associazione è stata allestita dal
Ce.Te.M. per Giuseppe una postazione informatica dotata
di PC, scanner e stampante; sempre presso la Spes Giuseppe
ha la possibilità di visionare le videocassette con
le lezioni registrate disponibili per gli studenti dei
corsi a distanza. Giuseppe si sposta su di una sedia
a rotelle e comunica con un comunicatore portatile,
una sorta di mini tastiera che lui utilizza per produrre
dei piccoli messaggi che vengono scritti su di una strisciolina
di carta.
Il computer rappresenta per Giuseppe uno strumento importantissimo
sia per la comunicazione che per lo studio, ma a causa
del suo handicap non è in grado di accedervi tramite
gli strumenti di input standard: non riesce ad utilizzare
un mouse e utilizza con molta difficoltà e fatica la
tastiera. Per uno studente a distanza la maggior parte
dei servizi sono fruibili in rete e nel caso di Giuseppe
è nata l’esigenza di pensare per lui un progetto che
prevedesse un supporto più mirato per poter utilizzare
a pieno questi servizi. Il Ce.Te.M. ha quindi messo
a punto un progetto, sulla base di un’analisi della
situazione e delle esigenze particolari dello studente,
con lo scopo di facilitare l’accesso al computer per
Giuseppe. Per cercare di raggiungere adeguatamente questo
obbiettivo sono stati quindi individuati una serie di
ausili informatici: una tastiera video da utilizzare
in combinazione con un sistema di puntamento ritenuto
adatto alle capacità motorie residue dello studente,
in questo caso un joystick.
Grazie al computer Giuseppe può comunicare, studiare,
svolgere gli esercizi proposti dai docenti, scaricare
il materiale didattico disponibile in rete e svolgere
le prove d’esame. Anche nel suo caso è prevista una
modalità d’esame a distanza: un docente del Politecnico
svolge la funzione di garante durante la prova e certifica
l’identità del candidato e il corretto funzionamento
delle attrezzature utilizzate. Quest’organizzazione,
le possibilità offerte da Internet e gli strumenti resi
disponibili dalla tecnologia hanno permesso di venire
facilmente incontro alle esigenze di Giuseppe che, insieme
al suo impegno e alle sue capacità, sta ottenendo risultati
più che buoni.
Maurizio, l’accesso all’università per uno studente
con disabilità visiva
Maurizio Viglianco è uno degli studenti dei corsi di
diploma a distanza del Politecnico di Torino che si
è diplomato, in Ingegneria Meccanica, nel 2001. Maurizio
è affetto da una disabilità sensoriale visiva totale,
la sua cecità è sopravvenuta durante il terzo anno di
iscrizione all’università. Inizialmente Maurizio era
iscritto al corso di laurea tradizionale in Ingegneria
Meccanica, ma i problemi che poi sono insorti con l’aggravarsi
della sua situazione lo hanno portato a scegliere di
iscriversi ai corsi a distanza. Questa scelta gli ha
dato la possibilità di concludere il suo percorso scolastico
e di ottenere un titolo universitario.
Nel momento in cui si è verificata la cecità assoluta
Maurizio non conosceva il braille e non era neppure
a conoscenza di quali fossero le possibilità messe a
disposizione dalla tecnologia per superare o alleviare
le sue difficoltà; adesso Maurizio utilizza il computer
grazie ad uno screen reader (o lettore di schermo, cioè
un software che “legge” ad alta voce le informazioni
che compaiono sul monitor). Maurizio preparava i suoi
esami ascoltando le lezioni registrate; inoltre aveva
a disposizione uno studente tutore con il compito di
supportarlo nello studio (ad esempio descrivendogli
le immagini o i grafici che comparivano nelle videolezioni)
e di accompagnarlo nelle aule in cui si svolgeva l’esame.
Presso il Ce.Te.M. è stata poi allestita una postazione
attrezzata per utenti con disabilità visiva (ciechi
ed ipovedenti) grazie alla quale Maurizio ha potuto
produrre il suo lavoro di tesi, il cui argomento verteva
sugli strumenti didattici d’interesse per i disabili
della vista.
La postazione allestita comprendeva: una barra braille,
ossia un dispositivo che trasforma in codici tattili
ciò che compare sul video del computer, una stampante
braille per la produzione di testi braille stampati
su carta, un software ingranditore che ha la funzione
di aumentare la dimensione di ciò che appare sul monitor
e un lettore di schermo ed aveva l’obbiettivo di permettere
a studenti con handicap visivo di fruire del materiale
didattico in formato elettronico, del collegamento ad
Internet e di redarre tesine e, come nel caso di Maurizio,
elaborati finali di diploma. Attualmente Maurizio è
assunto a tempo indeterminato in un’azienda metalmeccanica
con cui collabora tramite la modalità del telelavoro.
La storia di Maurizio sta a dimostrare che la formazione
a distanza, così come il telelavoro possono essere particolarmente
adatte a quelle persone che, a causa di disabilità,
hanno difficoltà a recarsi o presso la sede scolastica
o presso la sede di lavoro.
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