Direttore, innanzitutto
vorremmo conoscere meglio il Parco. Quali sono gli elementi
che lo caratterizzano?
E' un territorio ricco di ambienti naturali che ospitano
centinaia di specie floristiche e faunistiche, grazie
alla diversità degli habitat presenti, che si esprimono
con forme ed adattamenti peculiari in relazione alle
diverse condizioni chimico-fisiche del suolo e alle
condizioni climatiche. Il Parco del Delta ha una conformazione
territoriale composita. La particolare geomorfologia
del territorio ha permesso l'insediamento di boschi
con vegetazione a foglie caduche e sempreverdi. Il tratto
fondamentale che lo contraddistingue è costituito dall'acqua:
fiume, mare, valle o bacini salini. Elementi di rilievo
del paesaggio del Delta sono le Valli e le Zone umide;
all'interno del perimetro del Parco si estendono le
poche testimonianze in Europa continentale di zone umide
di acqua dolce, le Valli di Argenta e Marmorta e gioielli
come Punte Alberete, un raro esempio di bosco idrofilo.
Non
solo natura, ma anche cultura…
La storia dell'area del Delta del Po è la storia dell'interazione
millenaria tra le forze della natura e l'intervento
dell'uomo, che ha reso possibile l'esistenza all'interno
di un unico territorio di una grande varietà di ambienti
e di attrattive culturali che continuano tutt'oggi ad
interagire in un contesto sempre mutabile. Cito come
esempio la città di Comacchio che, protetta dalla sue
Valli, rappresenta una vera testimonianza storica della
civiltà lagunare; si sviluppò fin dal periodo longobardo
sfruttando la pescosità delle valli circostanti e la
fondamentale risorsa del sale. Nelle Valli di Comacchio
è attivo un itinerario storico - naturalistico che permette
di addentrarsi nello straordinario mondo della "civiltà
della palude".
Quando il Parco si è posto il problema della "accessibilità"?
Direi da subito. All'interno della logica di turismo
sostenibile nelle aree protette, rientra l'etica dell'accoglienza,
intesa come promozione di un turismo per tutti, favorendo
l'accesso alle aree protette in particolare delle scolaresche,
dei giovani, degli anziani e dei portatori di handicap.
Impegnarsi a realizzare una fruibilità generalizzata
degli spazi e dei servizi significa favorire il diritto
di chiunque alla non-esclusione da un luogo e rispettare
quindi un basilare principio costituzionale, tra l'altro
non senza risvolti di carattere economico. La finalità
da perseguire è quella di potenziare l'autonomia di
ciascuno, consentendo l'accesso agevole e la fruizione
generalizzata di tutto l'habitat in cui si svolge la
nostra esistenza.
Quali problematiche sono emerse?
Per la sua particolare situazione geomorfologica il
territorio del Parco si presta, forse più di altri,
ad occasioni di visita anche per chi ha esigenze particolari.
Quello che può sembrare una limitazione permette tuttavia
di fornire ulteriori e diversi "punti di vista" che
rendono davvero nuova la "lettura" della natura. Ci
siamo subito impegnati ad identificare le esigenze del
grandissimo numero di persone con abilità differenti,
ragionando in termini di prestazioni diverse da fornire,
sia nell'esecuzione di opere che nella fornitura di
servizi.
…e avete agito seguendo un progetto che si pone obiettivi
davvero ambiziosi…
La finalità generale è quella di permettere la fruizione
al Parco anche a persone disabili, perlomeno a quelle
strutture e aree in cui sono fin d'ora presenti condizioni
sulle quali non è proibitivo operare. Tale obiettivo
presuppone, da parte del Parco, la volontà di trasformare
la dimensione naturale del proprio territorio, e il
relativo valore socio-culturale, da "ostacolo" per i
disabili a "occasione" di nuove esperienze e conoscenze.
Gli obiettivi concreti che questo progetto intende perseguire
sono quelli di un più o meno parziale, in maniera evidentemente
dipendente dai budget di sponibili, avvicinamento ad
una accessibilità completa che, nel caso ad esempio
dei Centri Visita, non dovrà essere limitata alla possibilità
fisica di entrare nei centri stessi, ma che dovrà essere
anche rapportata alla possibilità di "accedere" al materiale
informativo presente. Altro importante obiettivo è quello
di realizzare azioni capaci di incontrare e valorizzare
quelle che sono realmente le diverse abilità (ad es.
tatto e udito al posto della vista) delle persone con
disabilità fisiche o sensoriali.
In particolare, quali sono le soluzioni adottate
per l'accessibilità e la fruibilità ai non vedenti?
Dopo solo 2 anni dalla costituzione, il Parco in accordo
con il Corpo Forestale dello Stato ha potuto mettere
a disposizione dei non-vedenti alcune delle sue aree
più belle. All'interno del Gran Bosco della Mesola,
un polmone verde di circa mille ettari, è stato realizzato
un percorso attrezzato: con l'ausilio di una guida tattile
e apposite tabelle è possibile conoscere e percepire
l'atmosfera dell'ambiente attraverso tutti i sensi per
cogliere umori, odori e "voci" del bosco.
Nelle Valli di Argenta, nel Bosco del Traversante -
lembo di bosco idrofilo di circa 150 ettari - è stato
realizzato un percorso tattile per non vedenti, facilmente
fruibile. Nel 2003 è stato inaugurato il "nuovo percorso
naturalistico ad occhi chiusi" nella Riserva Naturale
dello Stato "Pineta di Marina di Ravenna": una guida
tattile che si snoda lungo un tracciato circolare di
trecento metri e propone tabelle esplicative. Ma questi
sono solo alcuni esempi.
Per
i disabili motori, invece, quali soluzioni sono state
adottate?
Tutti i Centri Visita e molti dei Musei presenti nell'area
del Parco sono facilmente accessibili ai disabili motori;
sono accessibili la Salina di Comacchio, la Casa delle
Farfalle nella Pineta di Cervia e il Centro di Educazione
Ambientale del Castello della Mesola.
Una barca attrezzata rende inoltre possibile effettuare
il percorso nelle Valli di Comacchio, con a bordo due
postazioni per handicap motori.
Quali sono i vostri prossimi impegni sul fronte dell'accessibilità?
Questo è un impegno costante, perché l'obiettivo, come
ho detto prima, è quello di avvicinarci il più possibile
ad una accessibilità completa. In particolare, vogliamo
implementare il servizio di educazione ambientale per
estendere il diritto di partecipazione all'utenza più
ampia possibile, progettare e programmare le visite
guidate in modo da renderle fruibili anche da parte
di persone con deficit motori o sensoriali. Anche il
servizio informazioni ai visitatori, compreso quello
online su Internet, deve essere in grado di comunicare
rapidamente e in un quadro di interattività le informazioni
richieste anche alle persone con deficit motori o sensoriali.
Inoltre, stiamo operando affinché le strutture ricettive
del Parco rispondano a criteri di funzionalità, eco-sostenibilità
e fruibilità per tutti, con particolare riferimento
alle persone con deficit motori o sensoriali.
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