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Assessore, andiamo subito al sodo.
C’è un progetto al quale Lei è particolarmente legato…


Ogni piccola cosa che riusciamo a fare per aiutare le persone più deboli, sono importanti e hanno un loro preciso valore. Precisato questo, si, c’è un progetto sperimentale che riteniamo essere il nostro fiore all’occhiello in questo settore.
La Provincia, in collaborazione con altri enti del territorio ha avviato un progetto triennale con l’obiettivo di individuare modi operativi e interventi di formazione ed educazione da destinarsi a ragazzi in difficoltà.
I risultati che ne sono seguiti sono stati tali da motivare, anche nel nostro territorio, la nascita di un “Centro Provinciale socio-formativo” finalizzato al sostegno della crescita e allo sviluppo dell’autonomia di giovani e/o giovani adulti. Il Centro punta ad essere un luogo di formazione e di socializzazione al cui interno trovano realizzazione interventi personalizzati per la crescita della persona in tutte le sue dimensioni: si va dall’osservazione e orientamento, alla formazione professionale e alla socializzazione al lavoro. In particolar modo si lavora per favorire lo sviluppo armonico del saper “Essere” e del saper “Agire”. Il Centro si chiama infatti “Ess.Agi”.


Ci spieghi meglio finalità ed obiettivi


La finalità generale del Progetto è di realizzare iniziative di sostegno alla crescita e allo sviluppo dell’autonomia, con il contributo della Provincia e di altri soggetti pubblici e privati, per alcune forme della fragilità sociale, finalizzate all’attivazione di figure professionali, occupabili in attività dipendenti o autonome (imprese sociali, servizi alle persone), mediante la stretta collaborazione-partecipazione con gli enti locali e il privato sociale.

L’elemento più specifico e innovativo del progetto è costituito dalla possibilità di trasformare la condizione di svantaggio e di disagio dei soggetti a rischio in risorsa spendibile con il mondo della scuola e del lavoro; pertanto, potrà contribuire, nelle sue ricadute finali, a fornire idee su diversi piani: le politiche sociali e i programmi di intervento per le categorie svantaggiate, per le categorie non svantaggiate, il modo e le metodologie di una formazione “mirata”, come servizio alla persona e al territorio e come politica sociale oltre che del lavoro.


Altri progetti?


La Provincia di Rovigo nell’ambito degli interventi finalizzati a garantire l’integrazione sociale ed il diritto allo studio dei portatori di handicap sensoriale non vedenti o audiolesi, ha attuato il servizio di attività socio-didattica educativa integrata.

Il Servizio è rivolto agli alunni portatori di handicap sensoriale inseriti nelle scuole di ogni ordine e grado e asili nido pubblici e privati della provincia di Rovigo.

Le finalità è di supportare il ruolo di sostegno sociale, didattico ed educativo proprio della scuola e delle famiglie tramite l’assegnazione di operatori lettori/ripetitori per i non vedenti ed insegnanti logopedisti o polivalenti per audiolesi, favorendo in questo modo processi di integrazione sociale, scolastica e di autonomia.

Le mansioni vengono affidate ad una ditta esterna ma il Servizio Sociale della Provincia svolge un ruolo di programmazione, coordinamento, supervisione e controllo sull’intera attività socio-didattica-educativa integrata. Si tratta di un servizio molto importante, un contributo che riteniamo vada nella direzione giusta, cioè verso l’affermazione delle pari opportunità.

Infatti, non vengono fornite a questi bambini e ragazzi delle prestazioni assistenziali, ma degli strumenti per poter diventare più autonomi, per poter affrontare la vita con le stesse opportunità degli altri loro coetanei, diversamente diversi.
 
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Il commento

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A cura della Redazione
A colloquio con l’Assessore ai Servizi Sociali della Provincia di Rovigo Lino Pietro Callegarin
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