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Editoriale

Una scuola di qualità, una scuola attenta a ciascuno

Dalla disabilità alla diversa abilità

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La parola alle Aziende

Spazio Riabilitazione

La parola ai Medici





 
Questo progetto nasce con il fine di permettere ai disabili di vario grado l'apprendimento delle tecniche veliche in modo tale che, entro breve tempo, possano a loro volta trasmetterle ad altri portatori di handicap.
Una barca-scuola quindi finalizzata all'integrazione sociale e al miglioramento della qualità della vita, ma anche un punto d'incontro tra disabili e normodotati. Senza barriere non vuol solo dire togliere ostacoli fisici dalle barche, nello sport o nella vita quotidiana di chi ha delle limitazioni, ma anche creare momenti di incontro e di svago. Aprire nuove porte verso il divertimento, la pratica dello sport e la socializzazione creando momenti comuni tra persone che hanno necessità ed altre che possono collaborare per superare queste necessità.

L'imbarcazione è stata riprogettata in modo che sia possibile salire a bordo, governare ed eseguire le manovre necessarie alla navigazione in modo autonomo da parte dei portatori di handicap.

Il progetto è unico nel suo campo oltre che per i motivi sopra esposti anche perchè:

- la barca è polifunzionale, cioè differenti tipologie di persone disabili potranno accedervi unitamente ai normodotati

- è adatta alla crociera, a corsi didattici sino alla partecipazione al circuito di
  regate

- è e resterà a disposizione di associazioni o singoli disabili che ne facciano
  richiesta.


Al contrario delle poche esperienze esistenti, questa imbarcazione non costringe il disabile ad umilianti trasporti a bordo, ma gli permette di salire e di prendere posizione autonomamente; non necessita di alcun aiuto esterno per armare la barca e salpare.


Non costringe neppure al costoso acquisto dell'imbarcazione essendo questa a disposizione di chi ne faccia richiesta, con una ricettività di circa 400 disabili all'anno. L'imbarcazione è ormeggiata presso il cantiere "Verbella" sul Lago Maggiore.

Vivere la Vela ha lavorato alla creazione di questo speciale progetto atto a far si che, anche i portatori di handicap, possano apprezzare il piacere della vela.
Dopo le esperienze fatte nel 1989 con i gruppi di anziani della Uisp e nel 1993 i corsi espressamente studiati per giovani non vedenti provenienti dalla Federazione (FISD) abbiamo iniziato, sull'analisi delle esperienze accumulate, uno studio per l'abbattimento di barriere architettoniche, col fine di permettere l'utilizzo dell'imbarcazione a qualsiasi tipologia di handicap.

Nel 1994 viene affrontata la ricerca e lo studio grafico del progetto.
Nel maggio 1996 viene varata la prima barca a vela specifica per disabili, con il patronato della Direzione della Regione Lombardia e il supporto economico della NIC (Nazionale Cantanti).
Nel 1998 nasce la seconda e più perfezionata imbarcazione.
Con questo progetto, primo in Italia ed il più avanzato in Europa, in questi anni di attività abbiamo effettuato piccole crociere, corsi e regate per centinaia di giovani.

Le caratteristiche tecniche evidenziano particolari di sicurezza, facile utilizzo, robustezza che ne permettono l'uso costante. Il suo fine sociale e il suo libero utilizzo aumentano l'unicità del progetto.

Il prototipo sta navigando in modo continuativo e può essere visitato e utilizzato da chiunque ne
faccia richiesta:

i dati dell'imbarcazione sono.
Natante con bompresso
m. 10.30
Larghezza m. 3.30
Dislocamento kg. 2.850
Superficie velica mq. 40 + gennaker


L'imbarcazione naviga sul lago Maggiore, dove si trova una sede operativa della Scuola, per una serie di motivi specifici, tra i quali:

- Mancanza di onda che evita sia chinetosi che disturbanti e pericolosi
  movimenti dell'imbarcazione.

- Facilità nella salita e discesa di eventuali carrozzine dal pontile.

- Località facilmente raggiungibile e ben collegata a qualsiasi zona di
  utenza.


Durante lo studio e la costruzione l'imbarcazione è stata completamente ristudiata per il massimo della sicurezza a bordo e per permettere, quando è possibile, una navigazione in completa autonomia dell'equipaggio.


Riportiamo alcune tra le maggiori modifiche.

- La poppa allungata e aperta, facilita la salita e la discesa delle carrozzine
  e lo spazio sottocoperta ne permette lo stivaggio.

- La salita autonoma a bordo e il potersi recare sottocoperta per mezzo
  della piattaforma idraulica comandata dallo stesso disabile evita la
  sgradevole pratica di trasporto da parte di accompagnatori.

- Per i disabili di media e grave entità a cui è precluso il movimento, non
  avendo alcuna sensibilità agli arti inferiori, si incorre nel pericolo di lesioni
  o fratture. Vi è quindi la necessità di un cinghiaggio a diversi livelli
  (durante lo sbandamento in navigazione).

Pur possedendo una notevole troficità muscolare, spesso la struttura fisica mal sopporta uno
sforzo eccessivo (ad esempio sui verricelli), quindi anche la velatura e la massa dell'imbarcazione
devono essere proporzionate e i verricelli graduati sono montati orizzontalmente.
La barca è veloce facile da manovrare e specialmente divertente, finalità primaria dell'attività.
La barca è inoltre adatta a tutti i tipi di capacità, dal principiante al regatante, dando in ultima analisi alla persona con limitazioni fisiche, una volta acquisite le conoscenze necessarie, la possibilità di misurarsi in reale e totale uguaglianza con i comuni velisti e i partecipanti alla regata.


Vivere la vela
Nata come scuola di vela e marineria, dal 1983 ha portato a tutt'oggi più di 5000 allievi a navigare.
Oggi ha tre sedi nautiche (Porto Venere, Lago Maggiore e Imperia) ed un ufficio a Milano.
Si occupa di corsi di vela, patenti nautiche, crociere e charter, corsi di formazione aziendale e corsi professionali per il lavoro, oltre all'attività per disabili.

E' possibile ricevere informazioni telefonando alla nostra sede di Milano al numero 0233600180 o mandando un email a viverelavela@viverelavela.com.

 
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Claudio Mosconi
Direttore tecnico delle società che compongono VLV, ideatore e costruttore della barca e del relativo progetto "Vele senza barriere"


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